Un esempio di rigenerazione urbana che non parte da situazioni di degrado e abbandono, ma che trova nei principi della sostenibilità e della qualità della vita la sua sintesi perfetta.
Al civico 67 di Lungadige Attiraglio, a pochi passi da Parona, ha la sua base storica l’Isap Packaging, stabilimento industriale specializzato nella produzione di stoviglie e imballaggi per alimenti attraverso la trasformazione di plastica e bioplastica. Un’attività nata nel 1963, notevolmente sviluppatasi nel corso degli anni e che oggi, alla luce delle nuove normative europee, necessita di spazi più idonei di quelli attuali, che tra l’altro insistono all’interno del Parco dell’Adige. Una collocazione che andava bene negli anni Settanta, per agevolare i lavoratori in una città in via di sviluppo, ma che oggi stride fortemente con la visione urbanistica dell’Amministrazione.
L’area industriale di circa 70 mila metri quadrati, di cui 26 mila coperti, è pronta quindi a passare a nuova vita, lasciando il posto ad un ecoquartiere residenziale destinato a diventare modello di riferimento di rigenerazione urbana sostenibile, immerso nel verde, laddove quello privato si connette all’adiacente area boschiva di proprietà pubblica, per uno spazio aperto a tutta la città.
Un’opportunità che trova nella Variante 29 la possibilità di concretizzarsi. La proprietà dell’area ha infatti aderito con entusiasmo alla specifica manifestazione di’interesse, individuando nella Variante lo strumento idoneo per raggiungere gli obiettivi di crescita e sostenibilità dell’azienda.
La proposta di progetto, ancora in fase preliminare, prevede la demolizione totale degli stabilimenti attualmente presenti, circa 190 mila metri quadrati, con la sostituzione di altrettanta superficie coperta per edifici residenziali, senza quindi consumo di nuovo suolo. Non sarà necessario alcun intervento di bonifica, l’area si presenta infatti integra e priva di rischi di contaminazione.
Contestualmente, la produzione industriale sarà trasferita in un’area localizzata in un Comune adiacente a quello di Verona, che consentirebbe di avere le superfici produttive adeguate alle nuove esigenze tecnologiche e in misura sufficiente anche a garantire sviluppi di medio e lungo termine. Tra i vantaggi per la proprietà, anche la riduzione dei costi di produzione e logistici e migliori condizioni di lavoro per i 300 dipendenti dell’azienda.
Dal canto suo il Comune ci guadagna il recupero di un’area vincolata paesaggisticamente, a ridosso dell’Adige, con la valorizzazione degli elementi naturali oggi penalizzati dall’insediamento produttivo. La quota di residenziale prevista non andrà ad inficiare sull’ambito di tutela, che anzi sarà valorizzato dal concept fortemente sostenibile che caratterizzeranno le abitazioni e l’ambito circostante.
Valore aggiunto, il grande parco che verrà creato a beneficio di tutta la comunità, che vedrà la connessione della parte privata con la vasta area boschiva limitrofa, di proprietà del Comune.
Il sopralluogo del sindaco Federico Sbaorina insieme all’assessore alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala. Presenti il direttore generale di Isap Packaging Bruno Spozio e il progettista l’architetto Giuseppe Cappochin.