Sale a 26 il numero di stranieri irregolari – con precedenti penali – espulsi dal territorio nazionale nel solo mese di luglio, 12 con trattenimento presso i Centri di Rimpatrio: sono i risultati del continuo monitoraggio e della sempre progressiva implementazione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica messi in campo dalla Polizia di Stato veronese.
Risale a ieri l’ulteriore operazione interforze che ha portato, in un solo giorno, a 4 espulsioni e a 3 allontanamenti con ordine del Questore di altrettanti cittadini stranieri. L’attività è partita intorno alle 7, quando cinquantacinque uomini della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale hanno fatto irruzione in alcuni stabili abbandonati della città: prima in Viale Piave, poi nei pressi della “ex piscina Castagnetti”.
Dieci le persone straniere trovate ad occupare abusivamente gli edifici; nove i soggetti che – dopo essere stati accompagnati presso gli Uffici delle Forze dell’Ordine in campo – sono stati messi a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Verona in quanto risultati irregolari sul territorio nazionale.
Dagli accertamenti sull’identità dei soggetti tradotti presso gli Uffici è emerso che 7 erano irregolari sul territorio nazionale. Di questi, 4 sono stati espulsi e ad altri 3 è stato notificato l’ordine di allontanarsi dal territorio nazionale entro il termine di sette giorni: uno di origine moldava e gli altri di origine nordafricana, questi ultimi giovanissimi. Tutti con precedenti per stupefacenti, reati contro il patrimonio, lesioni personali, resistenza a Pubblico Ufficiale, porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere e accensione ed esplosione di oggetti pericolosi. L’attività interforze è stata condotta non senza difficoltà, in considerazione della condotta fortemente oppositiva e violenta tenuta dagli uomini fermati per identificazione, che hanno mantenuto costantemente un comportamento irriguardoso ed aggressivo nei confronti dei poliziotti, sia durante la fase necessaria agli accertamenti, sia nel corso dell’accompagnamento presso i Centri di Trattenimento per il Rimpatrio (C.P.R.): uno di questi, in particolare, ha cercato più volte di sfondare la portiera dell’auto di servizio a bordo della quale era trasportato.
L’intervento di ieri mattina si inserisce nella strategia di sicurezza adottata dal Questore tesa a monitorare costantemente il fenomeno dell’immigrazione irregolare e dei reati ad esso connessi. Tema su cui, di pari passo, è stato istituito, a partire dal mese di maggio, un gruppo di lavoro – formato da personale delle Volanti, della Squadra Mobile e della Divisione Anticrimine – proprio al fine di prevenire la commissione dei reati predatori in stazione e in centro città.
Un lavoro sinergico, quindi – sia a livello strategico che operativo – che ha consentito di registrare, fino ad ora, una già evidente riduzione del trend del fenomeno dei furti con destrezza e delle rapine improprie: un dato importante a testimonianza dell’efficacia del sistema di implementazione dei controlli – e del contestuale allontanamento dal territorio provinciale – di cittadini stranieri irregolari, che vivono dei proventi della loro attività predatoria.