Intelligenza Artificiale in… Cronaca Al nostro collaboratore virtuale abbiamo chiesto di generare testi e titoli corredati di immagini. Una risorsa in più in redazione

E’ una tecnologia fortemente pervasiva, che si inserisce in ogni aspetto della nostra vita così come è stato Internet, così come è stata la rivoluzione dell’elettricità: riduce i tempi per fare operazioni che richiedono tanto tempo, può essere di aiuto per svolgere mansioni ripetitive senza grande valore liberando così le risorse umane per attività ad alto valore aggiunto. Ricordate quando è arrivato Internet che viaggiava a 56k e il consumo si pagava a ore? E per inviare i documenti si usava il fax che fischiava e le stampanti erano ad aghi e moduli continui? Ma l’importante è che si riesca a utilizzare l’AI come uno strumento al servizio dell’uomo e mai il contrario come sottolinea Padre Paolo Benanti, teologo francescano docente di Etica alla Pontificia università gregoriana, presidente del gruppo di lavoro sulla intelligenza artificiale per Palazzo Chigi, consigliere del Papa sull’AI. Perché il pericolo vero è di trovarci travolti da una nuova euforia che rischia di proporci traiettorie esagerate che portano fuori dai perimetri di una logica…intelligente dando invece la priorità all’aspetto del puro business commerciale. Una torsione che si piega al profitto e che ci costringerà a una indigestione di AI che ci viene e ci verrà propinata ovunque: intelligenza artificiale negli smartphone, nei navigatori dell’auto, nelle lavatrici, nell’asciugatrice, nell’aspirapolvere di nuova generazione, tutto questo per alzare il prezzo ed essere alla moda. Come si fa oggi con le proteine che te le mettono perfino nell’acqua oltre che negli snack, nel pane, nel latte: insomma si riduce l’AI a una mera logica di profitto cliente/consumatore. Ma l’AI è qualcosa di più e di diverso. Per questo abbiamo voluto fare un primo esperimento, mettendola al lavoro con un resoconto di Vinitaly. Come è stato il salone internazionale del vino? Luci e ombre? E all’AI abbiamo fatto fare anche i titoli, i catenacci, i sommari, senza per questo sostituire, ci teniamo a sottolinearlo, nessun componente della redazione ma proponendosi come una risorsa in più. E al nostro collaboratore virtuale chiederemo ogni tanto di offrirci un commento, un editoriale, una riflessione. Che poi commenteremo insieme con i lettori. Voi cosa ne pensate? Così, per gioco, ma neppure tanto… Senza mai perdere di vista l’umanità.

MB