Diffondere e favorire l’integrazione dei ragazzi autistici attraverso la pratica di una speciale tipologia di judo, adattato alle loro necessità. Un’esperienza particolarmente significativa di cui si parlerà nel 2° convegno internazionale “AutJudo”, in programma domattina, dalle ore 9, alla Gran Guardia.
Al centro dell’incontro i risultati dell’ampio progetto nazionale ed internazionale che, dal 2020 fino alla fine di quest’anno, per un periodo complessivo di tre anni, ha consentito di portare avanti, in scuole di judo italiane ed estere, corsi appositi per bambini e ragazzi con sindrome dello spettro autistico.
Per l’occasione un centinaio di persone, tra allenatori, tecnici di judo, medici e volontari di diverse associazioni del territorio nazionale ed europeo, saranno a Verona per confrontarsi sul progetto e su quanto è stato fino ad oggi realizzato. Partner italiana la Onlus “Judo in Armonia”, che è anche la promotrice del convegno veronese, che gode del patrocinato del Comune di Verona e dell’ULSS9.
Tra gli ospiti dell’incontro di sabato: dott. Leonardo Zoccante, neuropsichiatra infantile, che aprirà il convegno con un’introduzione sui disturbi dello spettro autistico; Roberto Lachin, judoka non vedente con il progetto “Judo al buio” accompagnato dalla ballerina non vedente Elena Travaini.
Domenica 13 marzo, al palazzetto CONI di via Ascari 1, ci saranno le dimostrazioni per tecnici ed allenatori.