Il nuovo decreto del Governo Draghi, che ha deciso per il divieto di spostamento tra Regioni fino al 27 marzo, mira a nuove restrizioni per frenare le varianti covid che stanno preoccupando molto nelle ultime settimane.
Il motto sembra essere “chiudere oggi per riaprire forse a Pasqua” anche se nelle ultime ore sembra sfumata l’ipotesi di un lockdown soft dal 25 febbraio mentre si punta maggiormente al limite agli spostamenti.
In un Comunicato del Governo si legge:
“In considerazione dell’evolversi della situazione epidemiologica, il decreto dispone la prosecuzione, fino al 27 marzo 2021, su tutto il territorio nazionale, del divieto di spostarsi tra diverse Regioni o Province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni dinecessità o motivi di salute. Resta comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Fino al 27 marzo 2021, nelle zone rosse, non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute”.
Strategie contro le varianti
La strategia del Governo, dovrebbe evolversi con l’uscita di un nuovo Dpcm entro il 5 marzo, che dovrà andare a sostituire quello dello scorso 16 gennaio ma è già chiaro che i punti chiave per contenere la pandemia puntano ancora ai limiti sugli spostamenti, oltre che la richiesta di effettuare il monitoraggio all’inizio della settimana invece che durante il weekend. Per adesso ad essere in zona arancione sono Toscana, Umbria, Campania, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Abruzzo e Liguria, ma già dal prossimo fine settimana altre regioni potrebbero aggiungersi alla lista delle regioni pronte a cambiare colore.
Inoltre, sembra che Mario Draghi abbia avuto un colloquio con Angela Merkel e sia intenzionato a seguire l’esempio tedesco sulle restrizioni anche se nel nuovo Dpcm del 5 marzo ci dovrebbero essere anche nuovi punti per liberare l’Italia entro Pasqua e tornare gradualmente alla normalità.
No visite ai parenti nelle zone rosse
Limitare la circolazione delle persone per contrastare una seconda ondata è il fulcro del provvedimento che sarà valido fino al 27 marzo. Importante è anche il punto che vieta la visita ai parenti o amici nel limite di due persone, tranne che minori e disabili, nelle zone rosse, dunque si mira ad un lockdown rigido nella fascia rossa, quella più rischiosa. Per quanto riguarda gli spostamenti tra Regioni resta valida la regola secondo cui è possibile andare in un’altra regione per lavoro, studio, necessità e salute e sarà possibile spostarsi anche con altri mezzi diversi dall’auto purché si presenti l’autocertificazione che sarà soggetta a verifica.