Il Centro Regionale per la Terapia Cellulare del Diabete dell’Azienda Ospedale Università di Padova ha realizzato con successo il primo trapianto di insule pancreatiche, una pratica assolutamente innovativa, che permetterà ai pazienti con diabete di tipo 1, il più grave e debilitante, di eliminare o ridurre la dipendenza dall’insulina e farà allontanare o regredire le numerose complicanze.
L’evento è stato presentato oggi a Padova, con un testimonial d’eccezione come il paziente che ha avuto il trapianto, dimesso stamattina in ottime condizioni, alla presenza dell’assessore alla Sanità della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, del direttore generale dell’Azienda Giuseppe Dal Ben, della responsabile del Centro per la terapia cellulare del diabete Lucrezia Furian, del direttore della chirurgia dei trapianti di rene e pancreas Paolo Rigotti, del direttore delle malattie del metabolismo Angelo Avogaro e del direttore di radiologia Giorgio De Conti.
Il paziente numero uno è un uomo di 52 anni che, per sua stessa ammissione, non riusciva più a vivere per gli effetti fisici e psicologici della malattia.
In questo momento, già 180 pazienti hanno contattato il Centro patavino. Sono per il 48% maschi e per il 52% donne, con un’età media di 42 anni e con il diabete da 20 anni.
I pazienti finora valutati sono 83. 30 di loro sono stati esclusi per non indicazione alla terapia cellulare, per 47 è in corso l’approfondimento diagnostico per l’idoneità, 5 pazienti sono già in lista d’attesa e riceveranno quanto prima le insule pancreatiche.
Il team della professoressa Furlan non intende però fermarsi a questo straordinario risultato, ma concentrerà le sue ricerche anche sulla possibilità, per ora non praticabile, di estendere in futuro la terapia anche ai bambini.