“Se tutti i consiglieri aderissero alla proposta di Traguardi di devolvere una parte dell’indennità di carica, si raccoglierebbe una cifra non elevatissima ma senz’altro utile ad aiutare una cinquantina di famiglie sulle 200 che sono a rischio sfratto”, ribadisce il gruppo di Traguardi che aveva avanzato la proposta.
“L’intervento non sarebbe risolutivo – e ci mancherebbe, nessuno di noi ha mai pensato che lo fosse – ma nemmeno si tratterebbe di elemosina strumentale: sarebbe un inizio concreto, nonché un grande segnale di solidarietà nei confronti di tutti coloro che affrontano l’emergenza abitativa e rischiano di perdere un bene primario come lo è la casa in cui si vive.
Non c’è bisogno di candidarsi alle elezioni per incominciare a farlo: questa è una iniziativa per la quale serve l’approvazione del Consiglio comunale ed è quindi un gesto che tutti i consiglieri possono decidere di fare, rinunciando a una parte del gettone di presenza e facendo vedere quante piccole o grandi cose si possono fare con i soldi racimolati.
In questi ultimi due anni la politica ha chiesto più volte ai cittadini di fare dei sacrifici, la politica non si tiri indietro ora che le viene chiesto di fare altrettanto, ma in misura decisamente minore. Ricordiamo, infatti, che la nostra proposta è di devolvere 100mila euro a fronte dei 478mila che verranno liquidati quest’anno ai consiglieri per l’espletamento del loro incarico”.