Insegnare ai giovani a esporre e argomentare le proprie idee attraverso il confronto costruttivo e l’ascolto, senza forme di aggressione, prevaricazione e demolizione del pensiero altrui, per saper comunicare in modo corretto ed essere cittadini nella famiglia, nella scuola e nella società. È questo l’obiettivo del Torneo della Disputa «Dire e contraddire», organizzato dal Consiglio Nazionale Forense (CNF) che prende il via per la quarta edizione nazionale, coinvolgendo 32 Consigli dell’Ordine degli Avvocati, 80 Istituti scolastici e circa 2000 studenti. Per la provincia di Verona parteciperanno al Torneo gli studenti del liceo Classico e liceo Scientifico dell’Educandato Statale Agli Angeli con il supporto dell’Ordine degli Avvocati di Verona. L’iniziativa è stata presentata nella sede dell’Ordine degli avvocati di Verona in collegamento telematico con l’Ordine degli avvocati di Venezia. Presenti, per l’Ordine di Verona il presidente Mauro Regis, il consigliere Cristiana Ciurli e la referente del progetto Cristina Castelli e alcuni degli avvocati veronesi coinvolti come tutor nell’iniziativa formativa. Per l’Educandato Statale Agli Angeli erano presenti il Dirigente Scolastico prof. Mario Bonini e la professoressa Loredana Baldo, accompagnati da alcuni studenti componenti della squadra veronese.
Il Torneo si articolerà in un primo girone di qualificazione a livello territoriale, nel quale Verona si troverà a «dibattere» con Venezia. La frase sorteggiata per il dibattito è di Goethe e recita: «Certo è più facile morire che sopportare con fermezza una vita dolorosa».
Il Torneo proseguirà con gironi per macroaree fino alle semifinali.
Le tre squadre vincitrici disputeranno a maggio la finalissima nella sede del Consiglio Nazionale Forense a Roma. I ragazzi delle classi quarte del liceo dell’Educandato Statale Agli Angeli coinvolti nel progetto, sotto la guida di avvocati, hanno trattato durante sette incontri e successive esercitazioni, le basi della retorica e dell’oratoria: da Aristotele a Cicerone fino a Schopenhauer con focus sulla comunicazione verbale, non verbale e para verbale, perché il «come» si parla è importante quanto il contenuto di un discorso.
Sono stati presentati e commentati, come esempi pratici di dibattito e di arte dell’eloquenza film come «La parola ai giurati», «Quasi nemici. L’importante è avere ragione», «The Great Debaters. Il potere della parola» e «Vita nelle banlieue».
“Gli avvocati, in considerazione del loro ruolo di custodi della legalità e dei diritti dei cittadini – spiega l’avv. Cristina Castelli, referente del progetto per l’Ordine degli Avvocati di Verona – devono farsi carico della costruzione di una società solidale, a partire dalla “dialettica del confronto” e “dall’esercizio del dubbio” come strumenti per arrivare a una sintesi fra visioni in conflitto”. Per il Dirigente scolastico dell’Educandato agli Angeli Mario Bonini “Questo percorso metodologico contribuisce a potenziare le capacità relazionali degli studenti e rappresenta un arricchimento nella loro crescita personale e professionale. Trasmettere le abilità di argomentazione e contro-argomentazione sottolinea l’importanza della retorica dialettica e della sua applicazione nella vita quotidiana”.