“Una prima volta che dovrà avere molti seguiti, qui a Verona, in un Veneto che crede fermamente nell’innovazione come strumento di crescita della qualità sanitaria e delle cure e che, non a caso, investe 70 milioni l’anno in nuove tecnologie medicali. Questa rassegna è la cosa giusta nel posto giusto”. Con queste parole, l’assessore alla Sanità del Veneto Luca Coletto ha salutato il debutto di “Innovabiomed”, Fiera dell’Innovazione al servizio dell’industria biomedicale, partecipando all’inaugurazione a Veronafiere. “Il Veneto – ha detto l’assessore – ha una strategia che parte dalla convinzione che i processi di ricerca e innovazione rappresentino il nostro futuro e una delle principali spinte alla creazione di nuova e competitiva imprenditorialità, che sia di traino per l’economia e fonte di nuova occupazione stabile e qualificata. Con questo obbiettivo lavoriamo giorno per giorno da tempo, ma non posso sottacere il forte limite determinato dai tagli nazionali, sia al fondo specifico per la sanità, sia alla quota di spesa non vincolata della Regione, che in pochi anni è stata fatta passare da già pochi 500 milioni e quasi zero”. Sono due i nomi d’eccezione della ricerca internazionale che hanno aperto i lavori del convegno inaugurale “The Health Care (Re)volution”: Mauro Ferrari e Tommaso Ghidini, rispettivamente presidente e ceo del methodist hospital Institute di Houston, e responsabile della sezione di tecnologia dei materiali all’agenzia spaziale europea-ESA. La due giorni è organizzata da Veronafiere, con il patrocinio di Regione Veneto, comune di Verona, Provincia, università di Verona e di Padova, Assobiomedica e distretto biomedicale mirandolese. Per il sindaco Federico Sboarina si tratta di “un evento prestigioso, realizzato per la prima volta nella nostra città, che si pone come punto di riferimento nazionale per il ramo biomedicale e come luogo di confronto per gli operatori del settore”.