Biocompatibility Innovation (BCI), la startup padovana che punta a raddoppiare la durata dei sostituti valvolari cardiaci di origine animale, in vetrina a Innovabiomed, la prima edizione della fiera che mette insieme produttori di dispositivi medici per mantenere l’industria biomedica italiana competitiva nel mondo. L’appuntamento è nei padiglioni fieristici di Verona, il 23 e 24 gennaio, per un confronto su innovazioni di materiali, componenti, tecnologie e servizi. Gli organizzatori del prestigioso evento hanno invitato BioCompatibility Innovation, l’innovativa startup padovana che – grazie all’azione di principi attivi di derivazione naturale – ha dato il via alla sperimentazione ufficiale dei sostituti valvolare in collaborazione con il Policlinico Universitario Gemelli di Roma. Un’idea messa a punto da due biologi con una robusta esperienza accademica, Alessandro Gandaglia e Filippo Naso, e Ugo Stefanelli, medico e imprenditore. L’esperienza di BCI verrà approfondita in un workshop dedicato all’idea innovativa che si svolgerà il 23 gennaio. BCI ha sviluppato un procedimento chiamato FACTA, che ha già ottenuto 700 mila euro di finanziamenti ed è in fase di sperimentazione al Policlinico Gemelli di Roma. Il meccanismo si basa sull’inattivazione della molecola alpha-Gal che scatena le reazioni avverse nelle attuali protesi valvolari cardiache di tipo biologico. Una piccola molecola presente in tutti i mammiferi ad eccezione dell’uomo, responsabile dell’instaurarsi di reazioni immunologiche che portano alla degenerazione e alla disfunzionalità della bioprotesi valvolare.