Contrastare gli infortuni con azioni di vigilanza, comunicazione e formazione. Sono questi gli obbiettivi dell’intervento di prevenzione degli infortuni sul lavoro nel comparto metallurgico attuato dallo SPISAL, in collaborazione con la Camera di Commercio. A illustrare il monitoraggio sono intervenuti Marco Bellomi, direttore dello Spisal, Manuela Peruzzi, direttore Uos Prevenzione e Infortuni, Mario Gobbi, dirigente medico Spisal e Pietro Scola per la Camera di Commercio. La procedura di controllo sperimentale è stata attivata alla fine del 2017 in accordo con la Prefettura e su indicazione delle organizzazioni sindacali. Il progetto, che anticipa nella sua metodologia quanto previsto dal Piano di Prevenzione Nazionale 2020-2024 con i Piani Mirati di Prevenzione, ha visto il coinvolgimento di 72 aziende del territorio, insieme alle associazioni di settore e ai sindacati. Lo SPISAL ha attuato interventi di prevenzione orientati alla verifica del rispetto delle norme di sicurezza del lavoro presso le aziende metallurgiche del territorio dell’Ulss 9 Scaligera a più alto rischio infortunistico, identificate sulla base dell’andamento degli infortuni nel periodo 2013-2015. I dati evidenziavano che in 14 aziende del comparto si concentrava il 92% dei 268 infortuni avvenuti nel triennio in questione ed è proprio in quelle che si è deciso di intervenire con le ispezioni. L’intervento di prevenzione ha portato alla contestazione di 24 articoli, riguardanti le protezioni di macchine e attrezzature, l’igiene e la sicurezza degli ambienti di lavoro, l’esposizione dei lavoratori a rumore e ad agenti chimici e cancerogeni, e la gestione degli appalti e subappalti. La condivisione e il confronto su quanto emerso dagli interventi di controllo permetterà ora di focalizzare l’attenzione su problemi specifici e sulle criticità presenti, allo scopo di individuare proposte, osservazioni, buone pratiche che permettano di meglio controllare l’ambiente di lavoro e di valorizzare le soluzioni di miglioramento.