È molto difficile distinguere le prime manifestazioni dell’influenza rispetto a quelle da Covid-19. Data la comunanza dei sintomi base e considerata anche la bassa incidenza della nuova malattia sui bambini, l’unico modo per avere una diagnosi certa rimane effettuare il tampone.
Il Centres for Disease Control an Prevention (CDC), l’ente americano per il controllo delle malattie, ha sviluppato un grafico in cui viene indicata la frequenza con cui questi sintomi si sovrappongono: 9 su 10 per influenza e Covid-19 sono uguali.
Sui bambini, i segnali del coronavirus sono perlopiù tosse o febbre, entrambi con raffreddore e nel 30% dei casi disturbi gastrointestinali. Ci sono anche altri segnali che possono rivelare l’infezione da Sars-cov-2, ma non sono dissimili dalle manifestazioni di tanti malanni di stagione come dolore addominale, mal di testa, mal di gola e difficoltà respiratorie.
Tra questi quella più distintiva del coronavirus è la perdita del gusto e dell’olfatto, quest’ultima soprattutto se è improvvisa e grave e non si accompagna a naso chiuso o naso che cola: la maggior parte delle persone colpite dal Covid-19 infatti può ancora respirare liberamente.
Invece tra la perdita di gusto dovuta alla comune congestione nasale e il sintomo del coronavirus ci sono alcune differenze: i pazienti di Covid-19 non sono davvero in grado di distinguere tra amaro o dolce. “Si tratta però di sintomi soggettivi – avverte Zuccotti – ed è difficile farseli raccontare da bambini sotto i sei anni”.
Il suggerimento dei pediatri è quello di vaccinare i propri figli contro l’influenza così da poter presupporre per esclusione che in caso di insorgenza dei sintomi si tratti di Covid-19.
Gianvincenzo Zuccotti, direttore del reparto di Pediatria all’ospedale Buzzi di Milano, semplifica così: “In generale se i sintomi si presentano singolarmente: solo raffreddore, solo febbre, solo vomito e diarrea è verosimile che siamo di fronte a malanni di stagione, i classici raffreddori e gastroenteriti virali che accompagnano l’inverno e non al Covid-19”
“Se il bambino ha il raffreddore accompagnato da naso chiuso o che cola e qualche colpo di tosse senza altri sintomi – dice il medico – come disturbi gastrointestinali e congiuntivite vera (non quella con secrezione catarrale, che fa parte del raffreddore) possiamo concludere con abbastanza certezza che siamo di fronte a un classico raffreddamento stagionale”.
“Se al raffreddore si aggiungono febbre superiore a 37,5 e magari anche sintomi gastrointestinali come vomito e diarrea allora è giusto sospettare del Covid-19″ conclude il professor Zuccotti.