Finora, l’influenza stagionale 2019-2020 ha messo a letto 232.900 cittadini veneti, 55.400 dei quali l’hanno contratta nella settimana dal 27 gennaio al 2 febbraio, per un’incidenza generale pari a 11,30 casi per mille abitanti, inferiore a quella italiana, attestata a 13,18 casi per mille.
Lo rivela l’ultimo Rapporto Epidemiologico del Sistema di Sorveglianza dell’Influenza, elaborato dalla Direzione Prevenzione della Regione e diffuso dall’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin. La sorveglianza sulle forme gravi a fatto rilevare 9 segnalazioni di complicanze. Per 2 di questi pazienti è stato necessario l’utilizzo del macchinario Ecmo per l’ossigenazione del sangue. Come nelle precedenti settimane, il conto dei decessi rimane fortunatamente fermo a uno. La fascia d’età più colpita risulta essere quella dei bimbi da 0 a 4 anni con un’incidenza di 33,73 casi per mille. 28,27 per mille è l’incidenza tra i 5 e i 14 anni; incidenza che cala all’8,93 per mille nella fascia 15-64 anni, per toccare il minimo di 2,24 per mille tra gli ultrasessantacinquenni.