Si è svolta in modalità online la quarta tappa del percorso formativo promosso dalla Consulta della Legalità della Camera di Commercio di Verona dal titolo “Mafie e Appalti: come difendere l’economia sana?”. La Consulta della legalità, costituitasi lo scorso anno alla fine del mese di ottobre e partecipata da tutte le categorie economiche della provincia di Verona, è un progetto promosso dalla Camera di Commercio di Verona in collaborazione con Avviso Pubblico che si pone come obiettivo quello di formare gli imprenditori per prevenire e contrastare le infiltrazioni mafiose sul territorio veronese.
Al seminario, moderato da Pierpaolo Romani, Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, sono intervenuti Pierdanilo Melandro, Responsabile Gare e Acquisti – PagoPa S.P.A. in apertura del seminario e Alberto Vannucci, Docente ordinario di Scienza Politica all’Università di Pisa.
“In termini di prevenzione delle infiltrazioni mafiose e corruttive, nel nostro Paese ci si concentra soprattutto sulla fase dell’affidamento dell’appalto, mentre la fase della progettazione è altrettanto importante’’ – ha dichiarato Pierdanilo Melandro, Responsabile Gare e Acquisti – PagoPa S.P.A. in apertura del seminario –.
“La corruzione coincide con la cattiva amministrazione, intesa come assunzione di decisioni devianti dalla cura dell’interesse generale a causa del condizionamento improprio da parte di interessi particolari: è il fondamento su cui si fonda la legge 190 del 2012, principio che non è stato colto appieno’’ – ha aggiunto Alberto Vannucci, Docente ordinario di Scienza Politica all’Università di Pisa durante la sua relazione –.
Da un’analisi dell’ISTAT emerge come la presenza della piccola corruzione interessa in pratica il 13% degli italiani, ovvero il 13% degli intervistati dichiara di conoscere qualcuno a cui è stato richiesto denaro, favori, regali in cambio di beni e/o servizi.
In questo sondaggio emergono due dati interessanti che riguardano questa Regione: in Veneto il settore più a rischio è quello della sanità, in cui questo tipo di esperienza contigua alla corruzione vera è propria ha avuto manifestazioni più frequenti. Un altro indicatore interessante riguarda le persone che hanno assistito nel loro ambiente di lavoro a scambi illeciti. Il Veneto è la seconda regione italiana, dopo la regione Lazio, in cui questo fenomeno è stato osservato più frequentemente.