Fp Cgil Verona chiama insegnanti e genitori del Servizio Zerosei del Comune di Verona a partecipare al presidio che si terrà giovedì 16 gennaio dalle ore 16.30 alle ore 18.30 sulla scalinata di Palazzo Barbieri, in concomitanza con il Consiglio Comunale, per protestare contro le scelte dell’amministrazione comunale che non valorizzano il lavoro di insegnanti e educatori e la fondamentale funzione sociale svolta dai nidi e dalle scuole dell’infanzia comunali.
“Diciamo basta con le decisioni unilaterali che non tengono conto del pensiero di insegnanti e educatrici e del valore delle relazioni sindacali, – dicono per Fp Cgil Antonio De Pasquale e Angelo Tirapelle – basta con le chiusure di nidi e scuole dell’infanzia comunali che impoveriscono l’offerta comunale; basta con gli straordinari obbligatori e la limitazione di tutti gli altri diritti contrattuali all’unico scopo di fare cassa costringendo il personale a farsi carico anche delle mansioni che non gli compete. Il pilastro dei servizi educativi del Comune di Verona, ciò che li ha resi fiore all’occhiello della Città di Verona e modello di riferimento a livello nazionale – concludono – è sempre stato il dialogo e il confronto. Ma tutto questo negli ultimi anni è venuto meno, evidenziando soltanto politiche e indirizzi confusionari che l’amministrazione comunale non ha mai saputo spiegare, e un persistente e totale rifiuto ad affrontare le criticità che vengono evidenziate”.
Sulla questione interviene anche il presidente della
Quarta Circoscrizione Alberto Padovani (Fdl). “Il crescente disagio espresso dal personale dei servizi educativi e dalle famiglie che ogni giorno si affidano ai Nidi e alle Scuole dell’Infanzia comunali – ha detto – non può più essere ignorato. Come Presidente della Quarta Circoscrizione, ho già portato all’attenzione dell’amministrazione comunale la problematica legata alla qualità dei pannolini forniti ai Nidi, una questione tanto semplice quanto emblematica di una gestione distante dalle reali esigenze dei cittadini e di chi lavora in prima linea”.