Industria, uno scenario di luci e ombre Boscaini: il tessuto industriale risponde bene se altamente internazionalizzato

RAFFAELE BOSCAINI MASI AGRICOLA

“I numeri di quest’ultima rilevazione ci lasciano uno scenario di luci e ombre”. Così Raffaele Boscaini, presidente di Confindustria Verona, commenta i dati della produzione industriale scaligera nel terzo trimestre che ha visto segnare un -2,56%, ma anche segnali positivi dalle vendite extra UE con un +4,4%.
In flessione anche le previsioni per la fine dell’anno: -2,9%. Rimangono stabili le aziende che dichiarano un utilizzo della capacità produttiva normale o soddisfacente (66%).
“Se da un lato la produzione industriale rimane in campo nettamente negativo – ha aggiunto Boscaini – dall’altro vediamo alcuni indicatori positivi segno di una situazione che probabilmente si dimostra diversa di settore in settore e non solo. I dati sulle vendite Extra UE, la stabilità degli investimenti, i numeri della capacità produttiva, infatti, indicano che per alcuni comparti o per alcune aziende la situazione non sia totalmente negativa”.
Stazionaria l’occupazione con una leggera tendenza positiva del +0,35%.
Riprendono slancio le vendite extra UE che registrano un’inversione di segno e un incremento del +4,4% con un forte recupero dal -3,45% del 2° trimestre, mentre rimangono in campo negativo le vendite sia per il territorio nazionale -3,8%, che per i mercati UE -1%. In flessione, la situazione dei pagamenti: incassi nel rispetto dei termini pattuiti per il 77% delle aziende (rispetto al 87% della precedente rilevazione). È stabile e positiva la liquidità per l’85% delle imprese. In termini tendenziali, i prezzi delle materie prime sono scesi del -0,93%, mentre per prodotti finiti rallenta il rincaro, ma la tendenza resta all’incremento con un +1,36%. Scende sotto il valore medio la fiducia degli imprenditori che si ferma a 4,88 (su una scala da 1 a 10 ).
“In questi numeri – ha sottolineato il presidente – colgo un tessuto industriale che probabilmente risponde bene se altamente internazionalizzato e con una diversificazione nei mercati di sbocco. Tuttavia, le previsioni anche per la fine dell’anno non sono rosee e per questo mi piacerebbe che il dibattito politico avesse al centro la politica industriale e non, come sto leggendo sulla stampa di questi giorni, sterili polemiche che vorrei definire da campagna elettorale, ma spesso non sono nemmeno degne di questo appellativo”.
Nonostante le previsioni sfavorevoli, l’intenzione di investimento da parte degli imprenditori rimane stabile, sono il 79% gi intervistati che prevedono nei prossimi 12 mesi di aumentare gli investimenti o mantenerli stazionari rispetto all’anno scorso. Tendenza positiva per le imprese dei servizi. Fatturato in aumento per l’81% delle imprese che vedono migliorare le performance rispetto alla precedente rilevazione (78%).
“Di fronte ai numeri che ci restituiscono un quadro difficile – ha concluso – in questi giorni di fine anno vorrei ringraziare non solo i colleghi imprenditori, ma tutti noi lavoratori e cittadini che ogni giorno facendo il nostro lavoro per la parte di nostra responsabilità supportiamo il nostro paese e concretamente passo passo lo sosteniamo e spingiamo non solo nella ripresa, ma anche in quello, e questo è il mio augurio per l’anno nuovo, sono sicuro presto si trasformerà in un nuovo percorso di crescita.”