Indossa il tuo futuro: è il titolo dell’evento di fine anno scolastico andato in scena questa mattina presso il Teatro Don Mazza di San Pietro in Cariano.
Indossa il tuo futuro: l’evento
Duecentottanta studenti e studentesse delle classi quinte dell’Istituto Calabrese Levi, con la sponsorship di Fevoss Bure, grazie alla volontà della Dirigente Stefania Be che ha fortemente creduto nel progetto, si sono ritrovati insieme per un momento molto speciale: ripercorrere in poche ore le tappe del cammino fatto durante l’anno su tematiche come “l’economia sostenibile, la fast fashion, il consumo responsabile”.
Ad aiutare i ragazzi a fare chiarezza sullo “stato di salute” dell’economia circolare nell’industria della moda e su come i loro comportamenti possono fare la differenza, è stato un ospite d’eccezione: Matteo Ward, imprenditore e co-fondatore di Fashion Revolution Italy e Ceo di Wrad, oggi punto di riferimento per tanti giovani per il suo spirito innovativo e coraggioso e la sua capacità di catalizzare il cambiamento positivo nel mondo proponendo una moda più sostenibile e rispettosa dell’ambiente.
Convinto che la sostenibilità non è un’utopia, Ward ha ideato GRAPHI-TEE®, un capo unico non solo per la storia che rappresenta, ma anche per il materiale cui dona una seconda vita: la prima T-shirt tinta con gli scarti di grafite.
Non è mancato il coinvolgimento di rappresentanti di due associazioni impegnate concretamente a diffondere la cultura della sostenibilità nel territorio veronese, entrambe portatrici di importanti esperienze legate anche al volontariato: la Cooperativa Le Rondini con Altromercato rappresentato da Manuela Porrino, responsabile del coordinamento dei
conferenti sul progetto di Cooperative Collection di On Earth di Altromercato e la Fondazione Fevoss Santa Toscana rappresentata da Romina Tegazzini, Project manager di Faber Academy e Alba Sposa, due iniziative solidali della Fondazione.
La sfilata di moda
Particolarmente suggestiva la sfilata di moda: alcune studentesse dell’Istituto Calabrese Levi sono state “modelle per un giorno” indossando gli abiti della collezione primavera estate del commercio equo e solidale della Cooperativa Le Rondini Altromercato.
E la sfilata si è accesa di fascino ed emozione quando hanno fatto il loro ingresso in passerella anche le ragazze in abiti da sposa second-hand dell’atelier di Fondazione Fevoss Santa Toscana, Alba Sposa. Prima ed unica realtà a Verona, questo atelier offre alle giovani spose la possibilità di fare una scelta etica per il loro grande giorno, abiti nuziali second-hand che vengono rivisitati dalla sartoria della Fondazione in linea con i trend attuali e personalizzati, trasformandoli in modelli unici.