“Da ormai quasi due mesi ho presentato una mozione che impegna la Giunta regionale a sospendere l’autorizzazione concessa per la realizzazione della discarica di car fluff nel territorio di Sorgà, in attesa di opportune indagini geologiche, da sostenere economicamente e che dovranno accertare le reali condizioni delle falde acquifere. A maggior ragione, ora che il Comune ha presentato un nuovo ricorso al Tar, questa mozione va urgentemente discussa per richiamare la Giunta Zaia ad un dovere di tutela della salute dei cittadini”. A dirlo i consiglieri regionali del PD Veneto, Anna Maria Bigon e Andrea Zanoni, rispettivamente prima firmataria e sottoscrittore della mozione. Richiamando ai contenuti della mozione, i due esponenti dem sottolineano che “le problematiche e i timori espressi da tutte le Amministrazioni provinciali e locali coinvolte, non sembra siano stati considerati come meritavano. Molti ed importanti quesiti rimangono ancora senza risposta. A cominciare dal motivo per il quale non si è optato per aree alternative rispetto ai 60 ettari di terreno fertile sui quali dovrebbe insediarsi la discarica. Ma altre domande rimangono inevase: Come verranno protette le falde acquifere? Come verranno tutelate la produzione del riso Vialone Nano Igp e le altre importanti colture locali?”. In conclusione Bigon e Zanoni ricordano che “le relazioni geologiche che il Comune di Sorgà ha prodotto relativamente al proprio territorio e quelle presentate dall’azienda proponente risultano essere fortemente contrastanti. Dunque si rendono necessarie, urgenti e approfondite indagini geologiche sul sito. Ovviamente sospendendo nel frattempo le autorizzazioni”.