Indagini e “letteratura da suspense” Torna in libreria De Cataldo con il suo pm. Mentre Carofiglio punta sull’avvocato

Apriamo la rubrica dei consigli alla lettura proponendovi UN CUORE SLEALE (Einaudi), il nuovo libro di Giancarlo De Cataldo, il magistrato, drammaturgo tarantino, che torna in libreria per regalarci una nuova indagine del Pm Manrico Spinori, questa volta alle prese con il “mistero della camera chiusa” e la morte di Ademaro Proietti, un palazzinaro romano di spicco politico-economico della Capitale, ritrovato cadavere sulla spiaggia di Ostia. Tra ipotesi di un annegamento per disgrazia e un piccolo indizio che potrebbe dare all’accaduto una versione ben diversa, ci troviamo di fronte ad un bel giallo, intrigante al punto giusto, che saprà tenere incollato il lettore fino all’epilogo, per un giallista di grande spessore, qual è De Cataldo, amato dai propri lettori grazie al suo best seller e pluripremiato “Romanzo criminale”.
Restando in tema “letteratura da suspense” non può non essere menzionato il ritorno dello scrittore inglese Ken Follet con CODICE A ZERO (Mondadori), che ci trasporta all’indietro fino al 29 gennaio del 1958, quando a Cape Canaveral ci si appresta al lancio di Explorer, il primo satellite americano da lanciare in orbita. Il conto alla rovescia, però, viene interrotto e il lancio rimandato di due giorni per problemi non precisati. Lo stesso giorno nell’Union Station di Washington un uomo si sveglia in un bagno pubblico vestito da barbone senza sapere come ci sia finito lì e perché si sente stordito, con i postumi di una sbornia. Non ricorda come ci è finito in quel posto e chi sia davvero. Due episodi diversi ma che conducono per mano il lettore in una storia di spionaggio e guerra fredda, regalando un romanzo intensissimo e dall’alto spessore, confermando il talento narativo straordinario di uno dei più amati narratori viventi.
GLI OCCHI DI MONNALISA (Longanesi) è un vero e proprio caso editoriale a firma dello storico d’arte francese Thomas Schlesser che ci trasporta nella Parigi abitata da Lisa, di dieci anni, che un bel giorno ha un calo della vista fino a non vedere più ed obbligare i genitori a portarla in ospedale per un consulto. Poco dopo, fortunatamente, la bambina riacquista la vista, ma l’oculista suggerisce un consulto psichiatrico per comprendere se ci sono rischi futuri. Suo nonno, però, rifiuta di seguire quel consiglio e approfitta dei mercoledì che dovrebbe portare la nipotina dallo psichiatra per portarla a visitare importanti musei del mondo, come Louvre, il Beaudbourg e compiere veri e propri viaggi nel mistero dell’arte e della bellezza, che stravolgerà la vita dei due protagonisti, come quella dei lettori più attenti per un libro unico nel suo genere, definito (con merito) dalla critica letteraria europea: un magnifico viaggio nel fascino imprevedibile dell’arte.
E volendo restare in tema con l’inizio della rubrica, consigliamo la lettura di un ritorno tanto atteso, quanto amato da essere già ai primi posti nelle classifiche di vendita; quello dell’ex magistrato Gianrico Carofiglio che porta in libreria il mitico avvocato Guido Guerrieri, in un romanzo dal titolo L’ORIZZONE DELLA NOTTE (Einaudi) davvero poderoso, che parte da un dibattimento processuale difficile ed enigmatico al tempo stesso, con protagonista una donna assassina dell’ex compagno della sorella. Il dibattimento processuale si dipana tra l’ipotesi di legittima difesa e omicidio premeditato, mentre crescono pagina dopo pagina le tessiture di una trama articolata e intrigante come solo Carofiglio riesce a proporre, mentre ci lascia immergere tra i dettagli di un possibile reato e lunghe conversazioni col psicanalista di Guerrieri, che a volte allontanano troppo dalla trama e altre volte permettono di riflettere sull’importanza di ricercare sempre la strada personale che porta alla felicità.

Gianfranco Iovino