Indagine sugli stili di vita dopo il difficile lockdown I consigli degli esperti per migliorare le difese immunitarie

Siamo ripartiti! Molte aziende hanno riaperto e in tanti sono rientrati al lavoro con un ripristino dei contatti sociali che potrebbe favorire il rischio di nuovi contagi: rischio che si può arginare rispettando il distanziamento sociale e l’uso di guanti e mascherine, insieme ad una ottimale capacità di difesa del sistema immunitario.
Il benessere immunitario dipende anche da alimentazione, stile di vita e costituzione individuale. La Dott.ssa Michela Barichella, Presidente di Brain and Malnutrition e Claudio Maffeis, Professore di Pediatria all’Università di Verona, esperti dell’Osservatorio Grana Padano (OGP), propongono alcune raccomandazioni che possono aiutare adulti e bambini in questa fase particolare.
“Rispetto alla composizione della dieta – ha sottolineato Maffeis – è importante contenere la quota di grassi, che favorisce l’aumento del grado d’infiammazione, e aumentare quella di frutta e verdura, che la riduce. Inoltre, per ottimizzare le funzioni del sistema immunitario sono importanti le vitamine C, E, A, D e i minerali antiossidanti zinco e selenio”. Questi micronutrienti sono indispensabili al normale lavoro difensivo svolto dal sistema immunitario, in particolare le vitamine C e D. Sebbene non sia dimostrato un effetto terapeutico diretto nei confronti delle infezioni, la loro carenza può ridurre l’efficienza difensiva del nostro sistema immunitario. Questa raccomandazione è valida anche per i bambini: le evidenze scientifiche disponibili suggeriscono, infatti, che vitamina C e vitamina D possano contribuire alla difesa dalle infezioni virali che interessano le vie respiratorie. E’ importante che questi nutrienti siano assunti con il cibo e che vi sia anche un’esposizione al sole sufficiente per la produzione di vitamina D.
“E’ importante quello che mangiamo, ma anche quanto mangiamo – ha spiegato Barichella – I dati epidemiologici mostrano una relazione diretta tra l’aumento dell’indice di massa corporea (BMI) e il rischio di gravi complicanze in caso di infezione da Covid-19. L’accumulo di tessuto adiposo favorisce, infatti, uno stato infiammatorio cronico, che si aggrava in caso d’infezione sistemica. Pertanto, è necessario preservare il peso o ridurlo in caso di sovrappeso, ricorrendo ad un regime alimentare vario ed equilibrato”.