“La Confederazione agromeccanici e agricoltori Italiani non incontrerà alcun candidato alle elezioni amministrative e politiche, a meno che non sia effettivamente interessato a rilanciare l’agricoltura italiana e a lavorare per incardinarla al centro di un’agenda di sviluppo in cui anche l’agroindustria e il turismo possano rappresentare leve parallele di crescita. Rappresentiamo un settore che in Italia lavora complessivamente 6,4 milioni di ettari, pari al 50% della superficie agricola utilizzata a livello nazionale. Siamo circa 14mila imprese al servizio di alcune centinaia di migliaia di agricoltori e proprietari terrieri e non possiamo tollerare ulteriori promesse da marinaio per un comparto in crescita come quello agromeccanico”. Così dice il presidente di Cai e di Apima Verona, Gianni Dalla Bernardina, invitando il mondo agricolo a impegnarsi di più per l’agricoltura e il contoterzismo agricolo. “In questi anni, purtroppo, abbiamo vissuto pressapochismo o, peggio, persino disinteresse – analizza Dalla Bernardina – nei confronti del sistema agricolo, talvolta sacrificato a vantaggio di altri settori”.“Non abbiamo chiesto nessun incontro pre-elettorale, anche se la nostra porta è aperta e alcuni politici e candidati attenti hanno avviato un dialogo con il nostro mondo, in diverse province – ricorda Dalla Bernardina -. Continueremo a dare il nostro contributo a chiunque si accorgerà che le imprese agromeccaniche sono insostituibili all’interno della filiera agricola. I successi che le nostre imprese hanno registrato negli ultimi anni, infatti, sono stati il risultato di duri sacrifici e di un confronto con i mercati internazionali avvenuto in totale solitudine, mentre i colleghi degli altri paesi dell’Ue hanno potuto godere dei benefici di una sana azione di lobby istituzionale a difesa dei propri legittimi interessi di categoria”. “Sui tavoli del Mipaaf e del Parlamento giacciono quindi proposte e provvedimenti per il comparto agromeccanico, finalizzati a riconoscere il giusto sostegno al contoterzismo agricolo, quale leva di crescita della competitività delle aziende agricole – conclude infine Sandro Cappellini, vicepresidente di Cai e direttore di Confai Mantova.