“Il mio nome è l’unico del Partito Democratico nell’elenco delle persone colpite. Caso che si aggiunge a minacce anonime ma non mi faccio intimidire”.
Così il consigliere regionale del Pd Veneto, Andrea Zanoni, ambientalista, che in questi anni si è occupato di pedemontana, Pfas, omicidio Pretto, caccia illegale o ora della pista da bob a Cortina, commenta gli sviluppi dell’inchiesta di Perugia che ha fatto emergere un’attività di dossieraggio ai danni di centinaia di personalità in tutta Italia.
“Prendo atto – prosegue Zanoni – che il mio nome è nella lista delle persone di cui il finanziere Pasquale Striano avrebbe cercato informazioni, attraverso accessi informatici abusivi. Naturalmente con questa ricerca non ha trovato nulla di interessante sul mio conto. Probabilmente qualcuno voleva screditarmi ma non ci è riuscito. Continuerò a impegnarmi per difendere i cittadini e l’ambiente senza aver paura”.
“La difesa della legalità e la trasparenza sono parte della mia storia. E quando ci espone per difendere con fermezza e costanza i cittadini e l’ambiente è normale che qualcuno possa non gradire. Anche recentemente ho ricevuto delle gravissime minacce anonime in seguito alle quali ho immediatamente depositato una querela indirizzata alla magistratura della Marca. Per quanto riguarda le indagini in corso ho piena fiducia nella magistratura di Perugia e naturalmente farò il possibile tramite i miei legali per capire chi ha chiesto al finanziere di interessarsi del sottoscritto. Di certo non mi faccio intimidire”.