“Bloody Money, inchiesta nalistica di Fanpage sugli affari della camorra legati allo smaltimento dei rifiuti, tocca Verona e svela un quadro preoccupante su cui auspico che la magistratura faccia piena chiarezza”. La riconfermata parlamentare del Pd Alessia Rotta non molla l’osso. “La nuova puntata dell’inchiesta pubblicata dalla testata online in queste ore ruota intorno ad un impianto di riciclaggio della nostra provincia, dove rifiuti pericolosi sarebbero stati spacciati come semplice plastica.Nel racconto -aggiunge- emerge la figura decisamente inquietante di un fantomatico “ragioniere” che illustra in che modo riesca ad avvicinare aziende in crisi per usarle nella gestione illecita di rifiuti. Ed è lo stesso ragioniere a raccontare come sfruttando i permessi dell’impianto di riciclaggio nel veronsese sarebbe riuscito a far arrivare i rifiuti pericolosi, che senza alcun trattamento sarebbero stati fatti uscire dall’impianto come semplice plastica e destinati a riempire veri e propri capannoni dei veleni, presi in affitto attraverso prestanome o società fittizie, dove li rifiuti sarebbero stati abbandonati e persino bruciati. Fortunatamente “l’affare” salta quando i rifiuti vengono respinti e il proprietario dell’impianto di riciclaggio si accorge del traffico occulto”.