Oggi è un giorno importante per l’Azienda Trasporti Funicolari Malcesine-Monte Baldo e per l’intero territorio Baldense, che vedono finalmente l’inaugurazione degli impianti a fune di Prada – Costabella. Un lungo percorso, iniziato nel giugno 2014 subito dopo la nomina dell’Avv. Pier Giorgio Schena a vice-sindaco del Comune di San Zeno di Montagna e che ha preso vigore nel 2015 con l’intervento dell’allora Presidente di ATF Cav. Daniele Polato il quale ha saputo raccogliere le istanze locali intuendo non solo per ATF stessa, ma anche per il territorio quale straordinario motore di sviluppo socioeconomico, la potenzialità della riqualificazione degli impianti a fune nella parte sud del Monte Baldo, tristemente chiusi nell’agosto del 2013. Cominciava così con l’accordo di indirizzo dei tre soci di ATF, la Provincia di Verona la Camera di Commercio di Verona ed il Comune di Malcesine, un complesso iter autorizzativo che vedeva il totale coinvolgimento della Prada Costabella S.r.l. (società proprietaria dei vecchi impianti e partecipata dai Comuni di San Zeno di Montagna e Brenzone sul Garda) nonché degli uffici della Provincia di Verona, organo deputato alla fase autorizzativa. Nel dicembre 2015 veniva istituito tra Provincia di Verona, i Comuni di San Zeno di Montagna e Brenzone sul Garda, ATF e Prada Costabella S.r.l. un tavolo tecnico per stabilire le linee strategiche di azione per la riqualificazione degli impianti, a cui seguiva nell’agosto 2016 la stipula di un Accordo di Programma tra ATF e Prada Costabella S.r.l. per “l’ammodernamento e connessa realizzazione e gestione degli impianti di Prada”. Nel febbraio 2019 l’Avv. Pier Giorgio Schena, in qualità di nuovo Presidente del Consiglio d’Amministrazione di ATF, riceveva il testimone dal Cav. Daniele Polato e con determinazione e impegno costanti si proseguiva nell’opera di ottenimento delle autorizzazioni e poi alla costruzione degli impianti. “Impianti che qualcuno definiva già vecchi con la riproposizione della cestovia e della seggiovia precedentemente esistenti”, si lege nella nota, “ma fortemente voluti così, quali testimoni di un turismo lento e rispettoso dell’ambiente.
“Il Monte Baldo con la sua unica e ricchissima flora”, ha detto il presidente avv. Pier Giorgio Schena, “con la sua fauna selvaggia rappresenta un unicum nella sua categoria e come tale va assaporato, respirandone l’aria e l’ambiente. Un turismo rilassato e consapevole che non invade la montagna ed il suo delicato ecosistema, ma accetta di entrare in punta di piedi nel rispetto della maestosità dell’ambiente e dei suoi incredibili panorami. Dai 1000 metri di Prada fino ai 1850 di Costabella”, si legge nella nota, “ lentamente, ammirando il paesaggio che si svela gradualmente ai nostri occhi: foreste di faggi, fra i cui tronchi solenni come colonne si insinuano i raggi del sole, le praterie d’alta quota, le marmotte, i camosci, il volo maestoso dell’aquila. Tutto questo ora è fattibile e nel silenzio della salita accompagnati solo dal fruscio della brezza, possiamo esclamare il nostro: wow! Ma arrivarci non è stato semplice. La costruzione è stata piena di difficoltà e di imprevisti, nel complesso molto problematica, quasi a voler imitare il complicato iter autorizzativo. Appena iniziati i lavori”, si legge nella nota, “nell’ottobre del 2019, sono intervenute condizioni meteo proibitive con nevicate eccezionali e mai riscontrate da anni; poi, appena iniziato il 2020, lo scoppio della ben nota pandemia. Quando speravamo che fosse tutto passato nell’ottobre del 2020 si è avuta una recrudescenza della pandemia che ci ha accompagnato per tutta la primavera del 2021. Quest’anno lo scoppio della guerra in Ucraina, che ha portato un mai visto grado di insicurezza ed incertezza, con difficoltà via via crescenti nel reperimento di componenti elettronici e di materie prime. Certamente un percorso molto difficoltoso, ma ciononostante abbiamo continuato a credere nella nostra missione”, si legge nella nota, “tesi a raggiungere l’obbiettivo che ci eravamo proposti: riaprire al pubblico gli impianti di Prada da troppi anni chiusi. Il risultato, che celebriamo con l’apertura, è frutto di un eccezionale lavoro di squadra, per il quale mi sento di porgere un ringraziamento particolare: al Presidente dell’Assemblea di ATF e Presidente della Provincia di Verona Dott. Manuel Scalzotto ed ai due Soci di ATF l’Ing. Giuseppe Lombardi, Sindaco di Malcesine ed il Dott. Giuseppe Riello, Presidente della CCIAA di Verona, tutti concordi nel non far mai mancare il loro essenziale supporto anche nei momenti di difficoltà. Ringraziamo anche il CdA di ATF, che presiedo, nelle figure del Dott. Paolo Artelio, Paolo Formaggioni, Martina Quinternetto e Manuel Zeni, che ha sempre lavorato con saggezza e di concerto per ottenere il risultato. Un sentito ringraziamento poi a tutti gli uffici della Provincia di Verona e del Comune di San Zeno di Montagna, che da subito si sono prodigati con grande determinazione e professionalità per arrivare ad un traguardo oltremodo difficile da raggiungere, vista la complessità dell’iter anche per il coinvolgimento di tanti Enti decisori”, si legge nella nota.
“Per ultimo, ma non in quanto tale”,conclude, “vorrei sinceramente ringraziare il Direttore Generale di ATF Ing. Enrico Luigi Boni e con lui tutto il personale di ATF, che con entusiasmo e grandissima abnegazione, spirito di squadra ed attaccamento all’Azienda Trasporti Funicolari Malcesine-Monte Baldo, hanno messo a disposizione tutta la loro professionalità e capacità per ottimizzare gli impianti. Ed ora tutti su da Prada a Costabella, sopra il Lago prima del cielo, dove mente e cuore si aprono e lo sguardo spazia su tutta la Val Padana, dalla Laguna Veneta al Monviso fino agli Appennini, dalla Lessinia al Carega ed al Pasubio, in un susseguirsi senza fine di azzurro e di blu che si perde all’orizzonte accompagnato da vecchi ricordi e nuove emozioni”.