In occasione della Festa del Sacro Cuore, è stata inaugurata a Negrar la ristrutturazione del nuovo reparto degenze di Cardiologia che occupano un’area di 516 metri quadri al secondo piano dell’ospedale. La ristrutturazione ha completamente cambiato il volto del reparto, con rifacimenti e nuove installazioni, arredamento totalmente rinnovato e la scelta di un impianto di illuminazione a basso consumo (lampade led). Lo staff di Cardiologia di Negrar: Adamo, Albrigi, Bonapace, Campopiano, Canali, Castagna, Cecchetto, Chiampan, Costa, Dugo, Ferri, Lanzoni, Molon è diretto dal prof. Enrico Barbieri, ed è un’eccellenza della sanità veneta. L’Unità Operativa comprende tre sezioni: Reparto Degenze, Servizio di Cardiologia, Laboratorio di Emodinamica Elettro-fisiologia e Cardiostimolazione. Secondo i dati 2016 dell’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, la Cardiologia di Negrar è al primo posto in Veneto per numero di infarti trattati con angioplastica coronarica entro due giorni dal ricovero. Per quanto riguarda il trattamento dell’infarto miocardico, si distingue per un ulteriore risultato positivo, registrando una mortalità a 30 giorni del 7,96% contro la media nazionale del 9,03%. Cardiologia di Negrar, insieme ad altri reparti, quali la Geriatria e la Medicina Generale, concorre ad ottenere il terzo miglior risultato nel Veneto quanto a minor numero di decessi (5%) a 30 giorni dal ricovero per scompenso cardiaco congestizio. La Cardiologia di Negrar è anche molto attiva sul versante della produzione scientifica, infatti pubblica annualmente su riviste scientifiche internazionali oltre 10 articoli. I ricoveri nel corso dello scorso anno, sono stati 1.257. L’Unità Operativa Complessa di Cardiologia Negrar è Centro HUB della rete veneta per l’infarto miocardico (dunque operativa H24 per i relativi trattamenti) e si distingue nel panorama sanitario per alcune procedure di cardiologia interventistica come la chiusura dell’auricola sinistra per prevenire l’ictus o l’inserimento di una particolare tipologia di pacemaker a forma di “proiettile” così piccolo che sta tutto dentro il cuore. Alla cerimonia che ha avuto inizio alle ore 11 hanno partecipato l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, il sindaco di Negrar Roberto Grison, il presidente dell’Ospedale Sacro Cuore Fratel Gedovar Nazzari, l’amminsitratore delegato Mario Piccinini, il direttore amministrativo Claudio Cracco, il direttore sanitario Fabrizio Nicolis, Il direttore generale di Ulss 9 Scaligera Pietro Girardi, l’avv. Lucia Poli dell’AOUI Verona. Presenti anche molti dirigenti medici e primari dell’ospedale di Negrar. Nel corso del suo benvenuto ed anche a nome della direzione dell’ospedale, il presidente Fratel Nazzari ha rivolto un saluto particolare a sua eccellenza Mons. Giuseppe Zenti che ha poi presieduto la celebrazione eucaristica nella Cappella del Sacro Cuore. Il presidente Nazzari, nel ricordare la Festa del Sacro Cuore ha dichiarato che “Quest’anno ci troviamo a celebrarla in un luogo dove il cuore dell’uomo è al centro delle cure specie quando fa i capricci, ma che il cuore non è solo un organo, ma anche la sede simbolica dei sentimenti, della gioia e del dolore, in una sola parola, della nostra umanità”. Diceva san Giovanni Calabria che era molto devoto al Sacro Cuore di Gesù: “L’amore domanda amore. Quanto ci ama Gesù. Ricontraccambiamo questo amore con grande amore”. A conclusione della cerimonia, la benedizione inaugurale in nome e per conto del Superiore Generale dell’Opera Don Calabria, Padre Miguel Tofful, è stata impartita dal vicario generale Don Luciano Squizzato.