Il mese di marzo celebra la “Giornata internazionale dei diritti delle donne” e inaugura, nella nostra città, un’interessante narrazione visiva dedicata all’universo femminile. In particolare, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona offre, per venerdì 8 marzo, l’ingresso gratuito a tutte le donne nei musei e nei monumenti cittadini (Arena, Casa di Giulietta, Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, Museo Archeologico al Teatro Romano, Museo di Castelvecchio, Museo degli Affreschi G.B. Cavalcaselle, Museo di Storia Naturale e Museo Lapidario Maffeiano). L’iniziativa rientra nell’ampia rassegna “La città delle donne” e propone tante attività aperte al pubblico. Nel circuito dei Musei Civici, per approfondire i temi dedicati alle donne, ci sarà occasione di visitare alla GAM (Galleria d’arte Moderna) la mostra “Segni di cura. Maïmouna Guerresi” (sui concetti di amore e rispetto). Sono pure inserite nel cartellone cittadino: “L’arte delle donne per le donne” (alla sala San Giacomo di piazzale Scuro, con pittura, scultura e disegno), “Com’eri vestita?” (nell’aula ex Consiglio di piazza Madonna di Campagna, con abiti e storie di ordinaria violenza basata sullo stereotipo “te la sei cercata, te la sei voluta”) e “Art free of prejudice” dell’artista surrealista russa Leah Sanata (alla Galleria Massella di via Dietro Filippini, pensata per superare i pregiudizi di genere). Sempre focalizzata sullo sguardo femminile si apre, dall’8 al 10 marzo, a Porta Palio, la quinta edizione del festival fotografico internazionale “I Love Photography”. L’iniziativa prevede l’ingresso libero con registrazione e organizza, tra le altre, una raccolta fondi per il FAI (Fondo Ambiente Italiano), la presentazione della mostra “Madre Terra” e la sessione fotografica gratuita “Ritratto di Donna” dedicata a celebrare la bellezza femminile attraverso l’arte fotografica. La rimanente programmazione di esposizioni dei Musei Civici di Verona è recuperabile sul sito IMUV del Comune, mentre, per ulteriori esperienze pubbliche e private, si segnalano: “Callas e Verona. La nascita della Divina” (al Conservatorio cittadino, per esplorare il rapporto tra la celebre cantante e la nostra città), “Toti Scialoja, Impronte. Opere 1957-1963” (alla Galleria dello Scudo, con ricerca di nuovi linguaggi materici orientati all’astrazione), “Torn Curtain buongiorno, buonasera” (collettiva negli spazi di Studio la Città che mette in dialogo figurato i curatori Hélène de Franchis e Luca Massimo Barbero), “Polvere” di Elio Grazioli (mostra fotografica a Luogo arte Contemporanea corredata da un testo del filosofo e docente Riccardo Panattoni) e la personale di Emilio Morini a Galleria Spazio 6. Alla densa carrellata aggiungiamo le possibili visite a “Camera 33. Andrea Gabutti S.T.” (dal prossimo 9 marzo, a Kromya Art Gallery che espone venticinque opere su carta e tela), “Tra sogno e realtà” (collettiva della Galleria Faraci Arte che seleziona opere d’ispirazione onirica del Novecento), “Sahara” (personale di Medhat Shafik da Marcorossi artecontemporanea sull’immagine metaforica del deserto) e “L’anima e la vita” (personale di Gianluca Baggio a Casa Mazzanti Caffè, con opere realizzate tramite diverse tecniche e materiali). Nella periferia sud si potrà visitare “Provengo da dove mi trovo” (di Fabio Sandri, dal 9 marzo ad Artericambi, con installazione di opere create recentemente) e “La leggerezza dell’arte” (focalizzata sulla figura geniale di Bruno Munari, a Eataly Art House). In provincia sono aperte a Peschiera, nella Palazzina Storica del parco Catullo, la personale di Athos Faccincani “Intorno alla felicità” (con vedute del Lago di Garda) e a Soave l’allestimento all’aperto “Soave Cracking In Love” (con colorate installazioni di plastica rigenerata).
Chiara Antonioli