In Veneto si corre. Da lunedì vaccino ai 40 enni Dati molto incoraggianti. Il contagio crolla, gli ospedali sono sempre più vuoti

Corre rapida la vaccinazione in Veneto, prima regione per inoculazioni. Qui finora è sta­to somministrato il 95,4% del­le dosi somministrate. La vaccinazione dei 50 enni è cominciato di slancio tanto che da lunedì anche i 40 enni potranno prenotare l’iniezione. Di questo passo per fine giugno è molto probabile che tutto gli over 18 avranno ricevuto almeno la prima dose. Un autentico miracolo del servizio sanitario considerando le difficoltà di approvvigionamento e il ritmo di molte altre regioni italiane. Così Zaia, oggi durante la conferenza stampa nella sede della Protezione Civile di Marghera. “Siamo ottimisti di chiudere la fascia 50-59 con un 65% delle adesioni. Da lu­nedì apriamo ai quarantenni e la partita è chiusa, gli altri si mettono in coda. Mettiamo in sicurezza estrema questa fascia d’età”, ha proseguito il governatore, “poi puntiamo ad allargare la vaccinazione a chiunque voglia. Oggi ci so­no 200 mila posti liberi”. Tale galoppata oltre al consueto lavoro dei medici e degli infermieri ha un ulteriore segreto. “Abbiamo finito i vaccini, ma con un segreto”, ha rivelato Zaia. “Quelli che stiamo facendo sono frutto dell’ingegno veneto, estraendo sette dosi da ogni flaconcino. Facciamo tanti vaccini perché calcoliamo su sette dosi per tutti, grazie alle si­ringhe di precisione”. E ancora, il governatore: “La questione dei richiami dei vaccini è una discussione del mondo scientifico, noi ci adeguiamo. Quando ci hanno detto di fare il richiamo dopo 21 giorni, ab­biamo fatto 21 giorni, quando ci hanno detto 42 giorni ne ab­biamo fatti dopo 42 giorni, quando hanno detto over 65 lo stesso. Ci adeguiamo al mondo scientifico. Fa testo quel che dice il ministero tramite il Comitato tecnico-scientifico, non sono aggiustamenti che facciamo noi. C’è stata una fase in via emergenziale, adottata solo dal Trentino, poi è comparsa la circolare sui 42 giorni”.

MA QUALE POLEMICA!

Zaia ha anche voluto smorzare sul nascere una nuova polemica: “Vaccini che arrivano dal Sud Italia? Noi non ne sappiamo niente. Ieri non è stato detto che i vaccini della Sicilia arrivino qui da noi. Magari arrivassero altri vaccini, a noi farebbe solo piacere”.

IL BOLLETTINO

Uno sguardo al bollettino, che oggi presenta un dato clamoroso. Il rapporto tra tamponi e positività è appena all’uno per cento, il livello minimo mai re­gistrato dalla seconda on­data in avanti. I nuovi positivi nelle ultime 24 ore sono stati 492 su 45.039 tamponi. Gli attualmente positivi, in totale, in Veneto sono 17.635. In ospedale ci sono 1.117 ricoverati (-41), dei quali 979 (-31) nei reparti non critici e 138 (-10) in terapia intensiva. Nelle ultime 24 ore sono state 18 le ittime. Capitolo nuovi parametri, quelli che verranno adottati per decidere la colorazione delle regioni. I governatori og­gi si sono confrontati con l’e­secutivo.

CAMBIANO I PARAMETRI

“Rispetto alla mo­di­fica dei parametri”, ha commentato Zaia, “ci siamo da­ti qualche giorno, così che alla volta di lunedì si chiuda. La voce che ho portato è dire che siamo in uno scenario nuovo, nel quale abbiamo le vaccinazioni. Anche un eventuale contagiato non rappresenta una ‘spia’ sulla popolazione, ma solo a una parte. Quindi abbiamo chiesto sempre più automatismi, e soprattutto la necessità di avere una dotazione di screening di base, per alcuni ‘luoghi sentinella’, per capire se c’è ancora circolazione del virus”.