In stradone San Fermo le auto ballano Qualche chiusino non rispetta il livello del manto stradale e gli ammortizzatori ne risentono

17 colpi che possono minare la convergenza e gli ammortizzatori di un’auto. Questo accade in Stradone San Fermo, crocevia di auto e bus che passano per il centro. Se si passa in auto si può apprezzare sicuramente il manto stradale rimesso a nuovo: un nero catrame lucente con tanto di segnaletica dei parcheggi a lisca di pesce nuova di zecca.
Riferisce, però, un passante a La Cronaca: “Ma è mai possibile che ogni volta che vengono fatti dei lavori i chiusini [tombini] debbano sempre essere un livello inferiore al manto stradale? Io da questa via ci passo diverse volte durante la giornata da trent’anni e non è cambiato nulla da prima, si balla ugualmente. Certamente il manto è nuovo, ma accorgersi di questi piccoli dettagli farebbe la differenza”.
Il cittadino, accompagnato dalla moglie che ci riferisce ironizzando: “quando passiamo in auto sembra di sottoporsi a un massaggio rullante, terapia usata nei centri benessere per alleviare il dolore alla schiena”. La signora, scherzi a parte, continua sollevando un ulteriore criticità: “il Comune dovrebbe controllare quello che succede sulle sue strade, infatti, un tempo, quando il sistema degli appalti non era ancora stato introdotto, il municipio aveva dei dipendenti propri, cosiddetti stradini, che si occupavano di controllare che tutto fosse a regime. Oggigiorno, lo vedo anche nel mio lavoro, il sistema degli appalti ha distrutto la qualità dei servizi nelle città”.
Ma Stradone Maffei e San Fermo sono solo il primo dei tanti campanelli d’allarme per l’Amministrazione Tommasi, pardon, Ferrari. Trattandosi in questo caso non di buche createsi per incuria, ma per un mancato controllo sull’azienda appaltatrice, l’intento dell’Amministrazione è stato più che lodevole. Purtroppo, però, come riportano marito e moglie incontrati ieri mattina in Stradone San Fermo, per chi “passa in macchina si sentono tutti e 17 i tombini da ambo le parti dell’auto, ma se qualcuno dovesse passare in bici e dovesse farsi male perché inciampa con una delle due ruote o con il monopattino? Chi si occupa di portare a termine i lavori, si accorge di questo, o almeno ci pensa? E in tutto ciò, non è compito dell’Amministrazione controllare tutto questo?”.
Christian Gaole