La Polizia Locale di Verona, in collaborazione con Azienda Trasporti Verona, ha effettuato nel pomeriggio di mercoledì un maxicontrollo in città su 35 autobus urbani ed extraurbani, in attuazione alle indicazioni pervenute in sede di Comitato Provinciale Ordine Pubblico. Quindici tra ufficiali, agenti del Reparto Territoriale e verificatori, hanno controllato a tappeto ben 960 persone, comminando 141 verbali per il mancato possesso del titolo di viaggio, di cui 48 pagati immediatamente per un importo di 2.478 euro. Sono state controllate le linee 144-138-139-110-51-61-21-23-24, sia in entrata che in uscita dal capoluogo. Monitorate le zone di piazzale XXV aprile, porta Vescovo, piazza Bra e Pradaval. Un cittadino è stato denunciato per violenza sessuale per aver toccato il seno ad una donna a bordo di un bus. Controlli a tappeto di decine di giovani. Contemporaneamente sono stati sanzionati nella stessa giornata 108 autovetture in fermata o sosta sugli stalli bus, in particolare su corso Porta Nuova, con molti automobilisti che erano intenti a consumare nei bar della zona. Quattro i veicoli rimossi e trasferiti nelle depositerie comunali. “La presenza costante e capillare della Polizia Locale è un efficace presidio di legalità e utenza serena del trasporto pubblico – afferma l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi-. L’amministrazione Tommasi è impegnata a diffondere l’uso del trasporto pubblico locale e questo passa anche dal lavorare per farlo in sicurezza”. “Alla Polizia Locale va ancora una volta il nostro ringraziamento per la collaborazione e il supporto che puntualmente ci fornisce nel mantenere il necessario livello di sicurezza del servizio di trasporto” è il commento del direttore generale di ATV, Stefano Zaninelli. Ogni anno i nostri operatori aziendali effettuano oltre 7000 interventi, controllando mezzo milione di passeggeri, tuttavia questi maxicontrolli condotti in sinergia con gli agenti aumentano sensibilmente l’efficacia delle verifiche antievasione grazie alla possibilità di identificare le persone controllate. Hanno inoltre un effetto di deterrenza, prevenendo situazioni di rischio nelle fasce orarie e sulle linee dove si riscontrano criticità sulla sicurezza. E’ un modello che funziona, tanto che stiamo implementando analoghe attività anche in provincia, in sinergia con la Polizia Locale delle amministrazioni Polizie locali dei comuni i percorsi più problematici, contribuendo ad offrire ai viaggiatori quella percezione di sicurezza, necessaria per rendere appetibile l’utilizzo dei mezzi pubblici”.