Si parte: natura, brividi, solidarietà
Tutto è pronto. Parte dalla celebre Marienplatz di Monaco il raid equestre Monaco-Verona, il progetto promosso da Fieracavalli e Veronafiere, che, a 17 anni dall’ultima edizione, torna a sensibilizzare il pubblico sui benefici terapeutici del cavallo e a promuovere un turismo lento e sostenibile.
Un itinerario di oltre 600 km, suddiviso in 25 tappe, che collega la capitale bavarese al comune scaligero, città ospitante della 124ª di Fieracavalli. Dalla parte meridionale della Baviera al Monte Baldo, fino a Verona, passando per la valle dell’Inn e il Fernpass in Austria, il passo Resia, Passo Palade, Val Venosta e Val di Non e Passo Mendola: cavalli e cavalieri percorreranno dai 20 ai 45 km giornalieri per poter raggiungere Fieracavalli a Verona, nella giornata inaugurale di giovedì 3 novembre.
Il progetto mette al centro il cavallo come richiamo naturale tra uomo e pianeta, oltre che mezzo per sensibilizzare sulle diversità e forme di disabilità, e vuole ricordare due importanti figure del mondo equestre: Mario Palumbo, direttore di Cavallo Magazine, e Roberto Gobbi, già direttore commerciale di Veronafiere e creatore della moderna Fieracavalli, insieme al segretario generale, Angelo Betti.
Grazie alla collaborazione dell’Associazione Nazionale Allevatori Cavalli di Razza Bardigiana e di ANAREAI, il Raid promuove l’allevamento italiano e il patrimonio zootecnico italiano. Sono stati infatti selezionati quattro soggetti di cavalli Bardigiani che alla conclusione dell’evento verranno donati a centri dedicati a Interventi Assistiti con gli Animali per aiutare categorie fragili che Fieracavalli sostiene da sempre, come i detenuti, le donne che hanno subito violenza, ragazzi con problemi di ludopatia e sociopatici, bambini affetti dalla Sindrome dello Spettro Autistico, Sindrome di Down, ipovedenti o affetti da altri tipi di disabilità, che possono trarre beneficio dal rapporto con il cavallo.
Accompagnati da Horse Adventure, quattro cavalieri di Natura a Cavallo, partner fidato per il mondo del Turismo Equestre, si alterneranno lungo il percorso insieme ai cavalli in modo che gli animali non si affatichino troppo. Grande attenzione per il benessere animale, dunque, che si traduce anche nella costante presenza di veterinari e maniscalchi oltre che in box accoglienti ad aspettare i cavalli in ogni tappa. Sono previsti inoltre dei giorni di riposo durante il tragitto, che verrà interamente percorso al passo.
Non solo “portatore sano” di sorrisi a tutte le categorie fragili, il cavallo è anche e soprattutto ambasciatore del territorio: il viaggio permette infatti di scoprire non solo i luoghi, ma anche la cultura, le tradizioni e i prodotti enogastronomici delle aree interessate.
Con questo viaggio a cavallo, che verrà seguito solo da veicoli di appoggio ibridi, Fieracavalli vuole dimostrare che è possibile tornare ad un turismo diverso, a passo lento e rispettoso dell’ambiente, un turismo che permette di assaporare il territorio in tutte le sue declinazioni.
Ricordando gli amici Mario e Roberto
Il viaggio rievoca quello compiuto da quattro cavalieri nel novembre del 1986 allo scopo di celebrare il gemellaggio tra Monaco e Verona, unendo simbolicamente la fiera tedesca con Fieracavalli.
I protagonisti dell’avventura, diventata famosa nell’universo equestre (e non solo), dovevano allora consegnare una pergamena del ministro dell’agricoltura tedesco al presidente di Veronafiere: a distanza di vent’anni saranno coinvolte le stesse persone di allora.
Le tappe previste sono: Monaco, Kerschlach, Bayersoien, Oberammergau (Germania), Biberwier, Dollinger, Pillerhole, Pfunz (Austria), Sluderno, Silandro, Lana, Appiano, Zambiana Vecchia, Nave S. Rocco, Rovereto, Peri, Fosse di S. Anna e Verona (Italia).
Ogni tappa sarà un’occasione di riscoperta e promozione del territorio insieme alle amministrazioni locali tedesche, austriache e italiane. All’iniziativa partecipano concretamente le due principali istituzioni italiane della categoria, l’Unire e l’Aia, che mettono a disposizione i cavalli e il supporto mediatico e logistico.Fieracavalli, promotrice dell’ippoturismo, intende valorizzare la riscoperta della natura a cavallo, offrendo una serie di opportunità per conoscere storia, cultura e tradizioni del territorio.
Il Raid era stato spseso nel2020 a causa del Covid. «Non vi erano alternative, prima la salute», disse due anni fa Gianni Dalla Bernardina, uno degli organizzatori insieme a Fiera Verona, dell’iniziativa nata con il duplice scopo di aderire ai festeggiamenti per i 60 anni di gemellaggio tra la città scaligera con la capitale della Baviera e di ricordare due importanti figure del mondo equestre: Mario Palumbo, già direttore di Cavallo Magazine, e Roberto Gobbi dirigente di spicco di Fieracavalli.
«Sapevamo che saremmo tornati’ osserva oggi Gianni Dalla Barnardina. Il Raid Equestre Monaco-Verona era stato sospeso, ma non cancellato. E tra gli scopi principali, c’è proprio quello di ricordare due amici che non ci sono più”.