Si è svolta in Circonvallazione Oriani, la cerimonia per il 74° anniversario dell’eccidio della Divisione Acqui. La ricorrenza ricorda uno dei più tragici fatti accaduti all’Esercito italiano durante la seconda guerra mondiale, tra il 12 ed il 26 settembre del 1943, con la morte di circa 10.000 soldati italiani. A Cefalonia morirono in combattimento 65 ufficiali e 1250 tra sottufficiali e soldati; dopo la resa, 325 ufficiali e 5000 sottufficiali e soldati furono sommariamente fucilati dai tedeschi; oltre 3000 sottufficiali e soldati risultarono dispersi in mare, per l’affondamento delle navi che dovevano trasportarli nei campi di concentramento e di prigionia. Nell’isola di Corfù morirono in combattimento 2 ufficiali e 600 sottufficiali e soldati; altri 17 ufficiali furono fucilati. Alla cerimonia, che si è tenuta al monumento nazionale, eretto a Verona nel 1966 per ricordare l’elevato numero di soldati veronesi caduti a Cefalonia e Corfù, erano presenti il consigliere comunale Rosario Russo, il Sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi, il prefetto Salvatore Mulas, il Comandante delle Forze Operative Terrestri Amedeo Sperotto, il presidente dell’Associazione Nazionale Divisione Acqui Graziella Bettini, oltre a numerose autorità civili, militari e religiose, locali e nazionali. Presenti anche i labari e le bandiere delle Associazioni d’Arma, Combattentistiche e della Resistenza e numerosi gonfaloni di città e province decorati al Valor militare.