“Domani saremo in piazza per difendere il Magalini e la sanità pubblica. Non può diventare, ancora una volta, Covid Hospital lasciando scoperto un bacino di utenza di 100mila persone. È un presidio che va potenziato, applicando le schede ospedaliere”.
Ad annunciare la mobilitazione è Anna Maria Bigon, consigliera regionale del Partito Democratico. L’appuntamento è per le ore 11.30 davanti all’ospedale di Villafranca insieme al Comitato per la difesa del Magalini.
“Le rassicurazioni del sindaco non sono certo sufficienti, anche perché Zaia è stato chiaro. E dopo Schiavonia e il San Camillo di Treviso potrebbe toccare proprio al Magalini, poiché i contagi continuano a galoppare. Risorse e problemi sul territorio vanno condivisi, non si può scaricare tutto su una singola struttura come fatto finora. Le terapie intensive, criterio importante, vengano condivise da tutti gli ospedali, sia pubblici che privati”.
“Il film visto in questi due anni non ci è piaciuto e siamo stanchi delle ‘repliche’ – attacca Bigon – La prolungata chiusura ha portato numerosi professionisti a scegliere altre strutture, tanto che oggi sono scoperti ancora alcuni primariati, oltre alla carenza di medici specialisti e infermieri. Se il Magalini tornasse ad essere Covid Hospital il ritorno alla normalità si allontanerebbe ulteriormente, anche se questa normalità, in realtà, non c’è ormai da troppo tempo’’.