In un mondo che sempre più si interroga sugli effetti della globalizzazione, della crisi ambientale e, in generale, dell’impatto dell’uomo sul pianeta, quali sono gli scenari possibili o impossibili che ci aspettano? Il progetto Tomorrows – Notes on the future of the Earth, a cura di Jessica Bianchera e Marta Ferretti, mette in mostra dal 14 ottobre al 12 novembre, negli spazi di Castel San Pietro, la riflessione di sei artisti contemporanei sul presente e sul futuro della Terra: Sophia Al Maria, Mo Kong, il collettivo Sitesize, Jonas Staal, Natália Trejbalová e Driant Zeneli.
L’esposizione, che si focalizza sul video e sull’immagine in movimento, rientra nel programma “Art&TheCity” di ArtVerona 2023, con il patrocinio di Regione del Veneto e Comune di Verona, e si inscrive in un progetto di ampio respiro che intende accompagnare il visitatore fino all’edizione 2024 della storica fiera d’arte contemporanea scaligera.
Oltre alla mostra a Castel San Pietro, infatti, il progetto prevede un fitto public program, rivolto al grande pubblico e dal contenuto multidisciplinare, che comprende talk, tavole rotonde, workshop, screening e progetti per le scuole, con il coinvolgimento di scienziati, antropologi, sociologi, ricercatori e artisti di varie discipline.
Inoltre, durante ArtVerona 2023 verrà lanciato Tomorrows UniCredit residency and production award, un premio di residenza e produzione, sostenuto da UniCredit, che invita artiste e artisti a operare riflessioni transdisciplinari in collaborazione con esperti nel campo dell’ecologia e della sostenibilità. Una giuria di comprovata fama individuerà il progetto che sarà poi sviluppato dall’artista nel periodo di studio e ricerca in residenza in Italia e/o all’estero, per arrivare alla produzione finale di un’opera o di un ciclo di opere da presentare durante ArtVerona 2024.
In mostra sei lavori video appartenenti a collezioni e archivi internazionali di sei noti artisti provenienti da Europa, America e Asia: comune denominatore delle opere esposte la riflessione transdisciplinare tra arte, ecologia e sostenibilità, che affronta temi come l’interconnessione tra gli esseri viventi, la biodiversità, le dinamiche socioculturali, l’interazione dell’umanità con l’ambiente, il concetto di ecoansia. Il risultato sono lavori che vanno dal documentario alla fantascienza e alla fiction, dall’ucronia all’utopia, tra vasti tempi storici ed ere geologiche, riflettendo su possibilità, perplessità e alternative immaginifiche alle attuali dinamiche estrattive su cui si basa una non più sostenibile relazione uomo-Terra.
Venerdì 13 ottobre il programma inaugurale della mostra a Castel San Pietro, a Verona, prevede alle ore 21 la performance live multimediale di Lorem che presenta il suo ultimo lavoro Tesh A/V, seguita alle ore 22 dal dj set di Shinoby. Entrambe le proposte sono curate da Path, festival di musica d’avanguardia che dal 2014 porta nella città di Verona alcune tra le proposte più interessanti dello scenario musicale contemporaneo.
“Il progetto– dichiarano le curatrici Jessica Bianchera e Marta Ferretti – intende sottolineare quanto il contributo dell’arte possa essere fertile nel dibattito contemporaneo sul futuro del nostro pianeta, proprio in virtù della capacità immaginifica e di ricerca transdisciplinare che gli artisti mettono in campo unendo competenze e linguaggi differenti, oltre a favorire il dialogo con il grande pubblico”.