IN MILLE AL CORTEO IN CENTRO “NO AL BUSINESS IMMIGRAZIONE” Evitati contatti tra opposte fazioni

Per far numero sono giunti anche gruppi vicini a Verona ai Veronesi, come Brescia ai Bresciani, Vicenza ai Vicentini e Varese ai Varesini. Così almeno un migliaio di manifestanti hanno partecipato l’altra sera al corteo anti-accoglienza nel centro storico. Ritrovo e partenza da piazza Bra alle 20.30 circa e poi in marcia, intonado slogan e trasportanto striscioni, cartelli e fiaccole, fino a raggiungere la Prefettura, luogo simbolo di quella politica dell’accoglienza contro cui Verona ai Veronesi si scaglia. “Il corteo ha voluto rappresentare il capitolo conclusivo del business legato all’immigrazione, che con il placet di alcune amministrazioni locali e del Prefetto, sta ingrossando la pancia di cooperative, di privati cittadini e di albergatori senza scrupoli connessi a vario titolo con la sudicia politica dell’accoglienza indiscriminata imposta da Bruxelles – ha dichiarato Ales­sandro Rancani, portavoce di Verona ai Veronesi – Individuati i responsabili di questo marciume, deve poter prendere inizio una fase di riappropriazione di alcune zone franche, per troppo tempo concesse a criminali e moribondi”. L’unico corteo autorizzato dalla Questura per ieri sera è stato questo. L’altra manifestazione, quella di solidarietà ai migranti, organizzata dal gruppo Assemblea 17 Dicembre è stata negata per motivi di ordine e sicurezza pubblica e si è tramutata in una conferenza stampa aperta, davanti al monumento al deportato, preceduta da un volantinaggio, con identificazione della polizia. Di segno diametralmente opposto la versione del Circolo Pink.. Di veronesi cittadini classi non c’era nessuno, si legge in una loro nota, ma solo militanti di Forza Nuova venuti da altre province. “Se volevano replicare le manifestazioni fatte in provincia”, hanno scritto, “ hanno fallito clamorosamente”. Lo spiegamento di forze dell’ordine ha impedito ogni contatto tra le due fazioni.