In India con i bambini più poveri Si festeggiano i 50 anni di cooperazione. Un intervento riconosciuto e premiato ad Harvard

Un metodo di intervento riconosciuto e premiato ad Harvard e una sede operativa anche in Italia, a Verona, per CINI (Child in Need Institute) che in questi giorni festeggerà 50 anni di cooperazione allo sviluppo dell’India. Per il cinquantesimo anniversario – il 1° febbraio 2024 – sarà grande festa a Calcutta tra i 1500 operatori che, specializzati nei temi di salute, nutrizione, educazione e protezione dell’infanzia, oltre che di sviluppo sostenibile, compongono l’universo della ONG CINI (Child in Need Institute) e che, con gli oltre 100 progetti a tutt’oggi attivi in 6 stati indiani sostengono più di 10milioni di persone.
Parteciperanno alle cerimonie indiane delegazioni provenienti da Australia, Regno Unito e Svizzera, e naturalmente dall’Italia che, con la sua Presidente Eliana Riggio, originaria di Verona ma sposata alla causa di CINI e dal 1990 anche consorte del suo fondatore, il pediatra Samir Chaudhuri, con cui a tutt’oggi vive nella periferia di Calcutta.
“In 50 anni CINI ha sviluppato una specifica metodologia di lavoro che – dichiara Eliana Riggio di CINI Italia – è la base su cui poggia tutta l’operatività di CINI, compresa quella futura. Il “Metodo CINI” è stato valutato e validato scientificamente dall’Università di Harvard nel 2020, un grande traguardo per l’organizzazione”.
“In 50 anni non sono mancati i momenti particolarmente difficili, come nell’Andhra Pradesh, in seguito al ciclone nel 1977, o del West Bengal dopo l’alluvione del 1978, nel Gujarat per il terremoto nel 2001. Lì la situazione era talmente drammatica che chiesero a CINI di restare in pianta stabile. Lavoravamo con le suore di Madre Teresa su barche e barconi perché era tutto sommerso…
E tre anni dopo, nel 2004 la catastrofe dello Tsunami”.
“Ma non si vive solo di emergenza. Il lavoro quotidiano a CINI è la goccia che scava la pietra. CINI vuole continuare la sua opera intervenendo sulle cosiddette malattie croniche: da un lato la malnutrizione, dall’altro l’obesità, il diabete, l’ipertensione tra gli adolescenti, oltre ad attivare nuovi programmi nel settore ambiente per prevenire le emergenze legate ai cambiamenti climatici, ancora più drammatici tra i poveri”.
A 50 anni di distanza, e 85 anni di età, il dottor Samir Chaudhuri non ha ridotto il suo impegno, continua a operare e vivere in due piccole stanze a Daulatpur in compagnia della moglie Eliana Riggio, ex funzionaria UNICEF e attuale Presidente di CINI Italia per la quale fa la spola tra Calcutta e Verona dove, dal 1992, è operativa la sede fondata su iniziativa dell’ex deputata e senatrice, la veronese Tiziana Valpiana. Ad oggi, tra fondazioni, università, aziende, cooperative, enti pubblici, scuole, associazioni, sono oltre 100 i progetti che CINI realizza in diversi stati dell’India. Tra i maggiori sostenitori in Italia, Fondazione San Zeno, Mamo Educational Foundation, l’Otto per Mille della Tavola Valdese, Fondazione Prosolidar, Performance in Lighting, Assomusica e altri.
Il progetto principale di CINI Italia è Adotta una mamma: chiunque con un aiuto in denaro minimo può aiutare una donna a condurre una gravidanza sana e a crescere bene, per i primi due fondamentali anni di vita, il proprio bambino. Sono solo 1000 giorni, ma in India vogliono dire una vita.