Dopo l’hashtag #iorestoacasa, arriva la campagna di sensibilizzazione “Io resto in farmacia – Tu resta a casa. Aiutaci ad aiutarti”. La presidente di Federfarma Verona Elena Vecchioni racconta dell’iniziativa e della situazione in generale delle farmacie nella provincia di Verona
Come è nata l’idea di questa campagna?
E’ nata con il desiderio di contribuire ad una responsabilità comune, ovvero quella di restare a casa. Vogliamo sensibilizzare le persone a non recarsi in farmacia troppo spesso, a farlo solo se necessario e ad ottimizzare il più possibile gli accessi in farmacia, per non rischiare un sovraffollamento e limitare le uscite di casa. Tutte le farmacie rimangono aperte di giorno e di notte, come di consueto. Ma ognuno deve fare la propria parte e diffondere il messaggio.
C’è ancora troppa gente che va nelle farmacie per reperire farmaci non essenziali in questo periodo di quarantena?
A volte sì, e lo fa più volta alla settimana. Le persone, ovviamente, possono uscire per recarsi in farmacia, ma si devono regolare gli accessi. Soprattutto per coloro che hanno patologie croniche, e quindi per chi ha un fabbisogno costante, è necessaria un’organizzazione preliminare per reperire un quantitativo di medicinali che soddisfi il fabbisogno nel lungo periodo, magari comunicandolo telefonicamente alla propria farmacia, prima di recarsi sul posto.
Saranno nuovamente disponibili mascherine?
Come sappiamo, le mascherine sono ancora introvabili. FederFarma però si è allertata ed è stata data l’opportunità di averle per gli operatori, ma sempre contingentate. Ma non sono ancora abbastanza… le mascherine non ci sono ancora state fornite dalla Regione o dal Comune, e quindi si fa fatica ad avere quelle da vendere alla popolazione. Tutto dipende dal mercato di produzione: sono previsti nuovi rifornimenti, ma non abbiamo ancora una data precisa.
Ripetiamo l’obiettivo: sensibilizzare i cittadini al rispetto delle regole…
Assolutamente sì. Il nostro scopo è quello di puntare sulla campagna “Io resto in farmacia ma tu resta a casa”. “Aiutaci ad aiutarti” non è solo uno slogan, ma serve a far capire che la farmacia è aperta e lo è in modo responsabile. Essere i farmacisti è è il nostro lavoro, e per questo vogliamo garantire il miglior servizio possibile, tutelando noi stessi e gli altri.
Valentina Farina