In difesa della sanità pubblica. Sabato 28 settembre manifestazione regionale a Verona Intanto scioperano i lavoratori e le lavoratrici dei centri privati

Il comitato veneto della rete nazionale “La Via Maestra. Insieme per la Costituzione”, di cui fanno parte le strutture regionali di Cgil, Auser, Federconsumatori, Sunia, Co.Ve.Sap., Anpi, Libera, Legambiente, Arci, Acli, Associazione Proteo, Rete degli studenti medi, ilancia la manifestazione regionale in difesa della sanità pubblica che si svolgerà sabato 28 settembre a Verona. Con l’occasione verrà affrontato il tema delle liste d’attesa per le prestazioni sanitarie in Veneto e della progressiva diminuzione dell’organico degli operatori sanitari, si parlerà dei ritardi nella realizzazione delle case di comunità e delle carenze dei servizi territoriali e domiciliari. Intanto ha riscosso un grande successo di adesioni anche nel veronese lo sciopero unitario dei lavoratori e delle lavoratrici della sanità privata, in lotta per il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro Aris Aiop Sanità privata e Aris Aiop Rsa. In molti centri e cliniche private scaligere le attività che non rientrano nei servizi essenziali o di urgenza si sono fermate per buona parte della giornata. Folta la rappresentanza veronese di delegati e lavoratori di Cgil, Cisl, Uil alla manifestazione regionale ad Abano Terme (Pd). Il picco dell’adesione si è registrato al centro polifunzionale Don Calabria dove hanno scioperato più della metà dei lavoratori e delle lavoratrici cosiddetti “di comparto”, ovvero infermieri, operatori socio sanitari, tecnici sanitari e non, personale amministrativo e tutte le altre figure che mandano avanti reparti, ambulatori, laboratori. Buonissimma l’adesione anche nei principali centri privati della provincia come Pederzoli, Sacro Cuore di Negrar, San Francesco. “L’alta partecipazione segnala che la misura è colma e che non si può più continuare a negare gli adeguamenti salariali a decine di migliaia di famiglie del settore sanitario privato che vivono del proprio lavoro” commenta il segretario generale Fp Cgil Verona Antonio De Pasquale. “Ringrazio lavoratori e lavoratrici che si sono impegnati in questa protesta che, sono convinto, sarà decisiva nel chiudere il tavolo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Una riflessione va fatta sul diritto allo sciopero che resta il principale strumento di rivendicazione dei diritti anche in un settore altamente regolato come questo. In questo senso rivolgo un invito alle controparti datoriali al fine di elaborare criteri uniformi, oggettivi e condivisi per individuare quelli che sono i servizi davvero essenziali da garantire, uscendo dal particolarismo attualmente imperante che porta ciascuna struttura a interpretare a proprio modo la normativa in materia negando talvolta il diritto in servizi che essenziali non sono”.

Produttività premio inadeguato

Premio per la performance ai lavoratori dell’Azienda Ospedaliera? Per Stefano Gottardi, Segretario Generale UIL FPL di Verona “il saldo del premio di produttività destinato al personale dell’AOUI è un insulto per l’impegno quotidiano di tutti i lavoratori di questa azienda. Il premio – aggiunge – varia dai 200 ai 220 euro per i professionisti della salute, in un sistema di valutazione che dovrebbe “motivare” a migliorare le performance lavorative. Si tratta, infatti, di un affronto a cui la Giunta della Regione Veneto potrebbe rimediare con i 150 milioni di euro disponibili per i prossimi tre anni, utilizzabili per riequilibrare i fondi destinati al salario accessorio delle aziende del Sistema Sanitario Regionale del Veneto. Ci chiediamo – conclude Gottardi – cosa sarebbe accaduto con l’implementazione della riforma Brunetta, che richiedeva forti differenziazioni stipendiali tra i lavoratori. Alcuni, ancora oggi, chiedono tale sistema, senza comprendere che queste pratiche demotivano invece di incoraggiare.