Calano le superfici coltivate a frumento e mais in Veneto e crescono gli investimenti in oleaginose (soia, girasole e colza) e colture alternative, come il sorgo. In estrema sintesi, è quanto emerge dalle ultime stime sulle semine realizzate dagli esperti dell’Osservatorio Economico Agroalimentare di Veneto Agricoltura, a conclusione delle semine primaverili di mais, soia, sorgo e girasole e di secondo raccolto. Tuttavia, al termine dei raccolti dei cereali autunno-vernini, le prime indicazioni raccolte presso gli operatori locali permettono di stimare delle buone rese di produzione e un generale aumento delle quantità raccolte. Positive anche le aspettative per le colture ancora in campo dato il buon andamento climatico fin qui registrato nel Veneto.
Per quanto riguarda i mercati, con l’avvio della nuova campagna commerciale e l’arrivo sui mercati dei nuovi raccolti, nello scorso mese di luglio le quotazioni di frumento tenero hanno subito una rilevante flessione, scendendo al di sotto dei 190 euro/t per la varietà fino quotata alla Borsa merci di Bologna, sugli stessi livelli del 2019. I prezzi del mais a livello nazionale hanno avuto un andamento crescente negli ultimi mesi, sfiorando i 190 euro/t alla Borsa merci di Bologna, in aumento di circa il +10% rispetto ad inizio anno.