Primo, rivoluzione in attacco. Sogliano ha le idee chiare e i numeri, del resto, sono dalla sua. Oggi come oggi,nessuna delle punte gialloblù è sicura di rimanere. Visto che hanno pure richieste, almeno due, se non tre, sembrano destinate a cambiare aria. Gli interessamenti ci sono, con la Cremonese che pensa a Lasagna ed Henry e lo Spezia che valuta Djuric e Piccoli. Strano a dirsi, per una squadra che è ultima in classifica, ma le richieste davvero ci sono anche per altri giocatori. Il Bologna punta ad esempio su Lazovic e Doig (o almeno uno dei due…). La Lazio e la Juve sono in pista per Ilic. Ma mentre la Juve ci pensa per giugno, la Lazio lo vorrebbe anche a gennaio, vecchio pallino di Sarri che l’avrebbe voluto già in estate. Incedibile? No, visto, tra l’altro, che finora Ilic ha giocato poco e non ai suoi livelli. IN ARRIVO. Dal Bologna potrebbero arrivare (se partissero Lazovic o Doig) il veronese Vignato e Sansone. Due giocatori che potrebbero servire a Bocchetti (o al nuovo allenatore…) per rifare un attacco dove qualità e fantasia sono purtroppo mancate. Vignato, scuola Chievo, è titolare dell’Under 21 di Nicolato, ma nel Bologna è chiuso. E’ perfetto per quel modulo a due trequartisti e una punta, che il Verona ha spesso adottato. Idem Sansone, giocatore forte fisicamente e tecnicamente, che ha solo bisogno di spazio. CECCHERINI A SALERNO? La Salernitana preme per Ceccherini, che Nicola ha già allenato e che stima molto. Da Salerno in cambio, potrebbe arrivare Bonazzoli, chiuso da Dia e Piatek. Bonazzoli è giovane ma già collaudato a livello di A, può essere una buona pista. Come vedete, sono molti inomi “caldi”, tanto da far pensare davvero a una mezza rivoluzione. Di sicuro sarà un Verona profondamente diverso, negli uomini e nello spirito. “Sono qui per questo” il mantra di Sogliano
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