Su Agsm Aim è scontro aperto. Ad aprire le danze è stato Flavio Tosi: tema del contendere è sapere chi comanda in lungadige Galtarossa.
“Da Sindaco ho creato le premesse per la fusione, ma l’Amministrazione Sboarina ha sbagliato qualcosa nel ripartire i poteri, perché oggi siamo di fronte a un paradosso che è una grave stortura: Verona ha il 61,2 per cento delle quote, esprime Presidente e Amministratore delegato, eppure il potere effettivo è in mano a Vicenza…”. A denunciarlo Flavio Tosi, secondo il quale Verona avrebbe diritto a gestire quattro delle sei Business Unit, il cuore decisionale del gruppo, che invece sono ripartite alla pari, tre ciascuna’’. Tosi spiega che Vicenza si è tenuta stretta tutti i suoi dirigenti più bravi es esperti mentre Verona ne ha licenziati cinque. A stretto giro di posta è arrivata la replica del presidente Stefano Casali.
“Stupisce moltissimo l’intervento elettoralistico di Flavio Tosi in merito ad asserite differenze tra Verona e Vicenza in ordine alla gestione di Agsm Aim. Ci si aspettava- ha detto- infatti, che avesse compreso che oggi non esistono due società ma una soltanto e che tutti i dipendenti delle precedenti fanno parte di un unico grande Gruppo che sta raggiungendo obiettivi e risultati impensabili sotto il suo mandato di sindaco. Le valorizzazioni poi vengono fatte solo in merito alle specifiche competenze. Se il bizzarro argomentare di Tosi fosse vero, si potrebbe dire che, nonostante le quote di Verona e Vicenza, comanderebbe Novara, visto che il nostro consigliere delegato e manager apicale nasce in questo bellissimo e rinomato territorio piemontese’’.