Incontro in Camera di Commercio con il Comitato per l’imprenditorialità femminile. Anche a Verona i dati parlano chiaro: nei cda delle prime venti imprese veronesi per fatturato nel 2019, su 98 amministratori la presenza femminile è del 9,8%. Nel 2009 era del 3,2%; se poi analizziamo le prime venti imprese scaligere per volume di prodotti esportati la presenza di donne sale all’11,7% e la metà di esse hanno almeno una donna in cda.
Migliora invece la presenza nei consigli di amministrazione delle società di capitali, dopo l’introduzione delle quote rosa obbligatorie.
Il gap è ancora ampio tra presenza maschile e femminile e si riscontra anche nelle libere professioni.
Anna Fedrizzi, Presidente della Commissione Pari Opportunità dell’Ordine dei Commercialisti di Verona ha aggiunto che su 1milione 458mila di liberi professionisti in Italia solo il 36% sono donne,secondo l’Osservatorio di Confprofessioni. In 10 anni la percentuale è aumentata di 6 punti. La maggior presenza femminile si registra nell’area della sanità, legale e, a seguire l’area amministrativa contabile. “Con la legge di Bilancio è stato istituito un fondo da 400 milioni di euro per le imprese femminili che sarà operativo al massimo entro fine anno” ha spiegato Giulia Zanotti di Invitalia, l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo delle imprese. Il fondo prevede finanziamenti fino a 400mila euro per progetti di investimento con contributi che vanno a finanziare anche il capitale circolante. Si tratta di un mix di contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero che si compone diversamente a seconda del progetto presentato. Non ci sono limiti all’anzianità d’impresa né alle forme: il fondo è rivolto sia alle imprese che alle libere professioniste. Ci sono già strumenti che finanziano le imprese anche con premialità per la presenza femminile ma su 54mila progetti di startup presentati, la presenza rosa nella compagine societaria è di una su 3”.Il convegno di ieri è stata la terza tappa del “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa” ha aggiunto Tiziana Pompei, Vice Segretario Generale Unioncamere, che ne è l’ideatrice. Molto applaudito è stato l’intervento di Lella Golfo, presidente della Fondazione Marisa Bellisario: “ l’impreditoria femminile è settore importante per l’economia del nostro paese, malgrado la pandemia c’é un momento di voglia di fare, di rinascita e le imprese sono 1,340 milioni a guida femminile. Sono preoccupata perché dovremmo avere corsie preferenziali senza blocchi, noi dobbiamo velocizzare tutto”.