Sviluppare una piattaforma digitale e un’applicazione per offrire alle piccole e medie imprese agricole consulenza gratuita basata sui dati relativi a suoli, acqua e colture e migliorare la collaborazione sinergica tra agricoltori, consumatori e fornitori di servizi. È questo l’obiettivo del progetto europeo PHITO (Platform for Helping Small and Medium Farmers to Incorporate digital Technology for equal Opportunities) alla cui realizzazione partecipa anche il Consorzio di Bonifica LEB che ha sede a Cologna Veneta.
Il progetto, finanziato nell’ambito del programma Horizon Europe dell’Unione Europea per quasi cinque milioni di euro, ha come capofila l’Università di Wageningen (Olanda) e coinvolge oltre al Consorzio LEB, l’Università di Padova, il Consorzio di Bonifica Delta del Po, l’Università di Iasi (Romania), l’Università di Agricoltura di Tirana (Albania) e una serie di partner internazionali in Europa e Sud America. Nei giorni scorsi a Wageningen (Olanda) si è svolta la prima riunione plenaria del progetto a cui ha partecipato la dottoressa Giulia Sofia, dell’Unità di ricerca scientifica del Consorzio LEB. “Lo scopo della riunione – ha spiegato la ricercatrice – è stato stabilire l’inizio ufficiale delle attività, che hanno l’obiettivo lungimirante di sviluppare un’applicazione per l’agricoltura digitale, che si avvale di una grande quantità di dati rilevati dai partecipanti al progetto con metodi molto avanzati, e conoscenze strategiche così da dare al settore agricolo delle piccole e medie imprese un ruolo di primo piano. Il progetto, della durata di cinque anni, consentirà un forte avanzamento del ruolo di queste aziende nell’ambito di un approccio sostenibile alla produzione”. PHITO si distingue per essere un progetto innovativo che riduce la complessità dell’agricoltura digitale e fa un uso intelligente dei geodatabase aperti esistenti (attraverso la raccolta di dati geografici di dominio pubblico), incorporandoli nei vari sistemi e reti alimentari locali. Attraverso la co-creazione insieme alle PMI e a numerosi rappresentanti degli agricoltori locali, PHITO contribuirà a colmare il divario digitale fornendo un migliore accesso alle informazioni e al networking locale, aiutando le piccole e medie imprese a migliorare i loro processi decisionali e di conseguenza le loro prestazioni economiche e ambientali.
“Siamo soddisfatti di essere stati inseriti in questo progetto europeo dal quale il Consorzio LEB – precisa il presidente Moreno Cavazza – trae indiscutibili benefici sia in termini economici, attraverso l’accesso diretto ai fondi della Comunità Europea, che di prestigio sotto il profilo tecnico, in quanto conferisce al Centro per la sperimentazione e l’innovazione irrigua (Ce.Sp.I.I.) del Consorzio stesso un respiro ed un riconoscimento a carattere internazionale. Il progetto potrà portare indubbi vantaggi alle piccole e medie realtà imprenditoriali del settore agricolo del territorio veneto che si occupano di colture tipiche di pregio sia nella parte di pianura che di collina, a dimostrazione del riconoscimento a livello internazionale delle nostre eccellenze agroalimentari”.