“Imbarazzante” Il governatore: “Le Regioni sono costrette a parare le pallonate che arrivano da ogni parte. Prima il vaccino inglese era consigliato a chi aveva meno di 50 anni, poi sotto i 60, poi sopra. Solo confusione”. L’annuncio: “In autunno pronti per la terza dose”

Non ci ha girato attorno, il governatore del Veneto Luca Zaia. E d’altronde, stavolta, sarebbe stato davvero impossibile. Il caos è stato troppo grande. “Quell­o che è accaduto negli ultimi mesi in merito alle indicazioni sull’utilizzo del vaccino A­strazeneca è imbarazzante. Chi doveva dare le linee guida si è contraddetto, prevedendo prima l’utilizzo solo per gli under 50, poi solo per gli under 60 e poi solo per gli over 60. In mezzo ci siamo noi a parare le pallonate, perché siamo noi a fare programmazione e ci ritroviamo ogni giorno una novità”, ha tuonato Zaia. “A oggi sono circa 36mila i veneti under 60 che devono ricevere la seconda dose di Astrazeneca”, ha informato il governatore, e che secondo la circolare del ministro Roberto Spe­ranza dovranno invece ricevere una seconda dose di un altro vaccino. “Sono insegnanti e categorie essenziali, se avessimo fatto come altre Regioni oggi ne avremmo molte di più da fare…”, ha puntualizzato Zaia. “Noi non abbiamo fatto gli open day, e solo il 45% delle dosi di Astrazeneca sono andate a persone sotto i 60 anni. Detto questo, l’auspicio è che si procaccino ulteriori dosi di Pfizer perché c’è un problema di riprogrammazione, dato che le 36 mila seconde dosi sono segnate in agenda con Astrazeneca”. In questo momento il Veneto ha in magazzino 279.992 dosi di vaccino, di cui 137.356 di Astrazeneca e 88.724 di Johnson&Johnson. Le scorte di Pfizer invece sono 41.993 dosi e quelle di Moderna 16.919. “Le stiamo finendo, praticamente”, ha spiegato il presidente della Regione Veneto. Che poi ha af­frontato un altro tema fondamentale. “Dopo 9 me­si dalla seconda dose qualcosa deve accadere, e io penso sia impensabile che non ci sia un richiamo. Se non sarà una terza dose, potrebbe essere un nuovo vaccino per la prossima stagione come accade per l’influenzale. Noi siamo a motori accesi e non pensiamo minimamente che non ci sia una campagna vaccinale au­tunnale”, ha sottolineato. “Ovviamente sarà implementata, come dice il commissario Figliuolo, con i medici di base e le farmacie, ma ci sarà. La terza dose ci sarà, io la vedo così”.