“Imbandita’’ la tavola del riscatto. Nella Casa Circondariale di Montorio per la festa della donna Un laboratorio realizzato dalla Cooperativa Sociale Panta Rei con Fondazione San Zeno

Il lavoro come riscatto di sé e punto di ripartenza per rimettersi in gioco per dare e darsi una seconda possibilità. Questo è quello che rappresenta il laboratorio IMBANDITA – LA TAVOLA DEL RISCATTO, la nuova attività realizzata all’interno del progetto ALFRESCO – Il fuori dentro, che fornisce una nuova opportunità ai detenuti e detenute grazie all’impegno dei soci della Cooperativa Sociale Panta Rei e al contributo di Fondazione San Zeno. Imbandita è un laboratorio di trasformazione alimentare realizzato nella Sezione femminile del carcere che si impegna per l’accompagnamento di detenute in percorsi formativi e di inserimento lavorativo. La conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa si è svolta oggi nella Casa Circondariale di Montorio alla presenza di Francesca Gioieni, direttrice della casa Circondariale di Verona, Luisa Ceni, assessora al Sociale del Comune di Verona e Elena Brigo, presidente Cooperativa Sociale Panta Rei, con loro testimonianze di detenute che lavorano all’interno del progetto. Il progetto vede l’attivazione di due laboratori alimentari: il forno “PASTA D’UOMO – Mai stati così buoni” per la produzione di lievitati, è stato avviato ad ottobre 2022 nella sezione maschile, mentre quello nella sezione femminile, “IMBANDITA – La Tavola del riscatto” è stato avviato qualche settimana fa, in modo da poter inserire sul mercato i propri prodotti, proprio in occasione della Festa della Donna. Il laboratorio è realizzato nella sezione femminile grazie alla collaborazione con la Direzione del Carcere e il contributo del Ministero della Giustizia. È un moderno laboratorio di trasformazione alimentare che, utilizzando principalmente eccedenze alimentari, produrrà marmellate, confetture e conserve da vendere e distribuire sul territorio. “Come il cibo in eccedenza viene spesso scartato questo accade anche nella società a chi è più fragile ed emarginato. Questa metafora rappresenta un po’ la nostra idea di reinserimento sociale di chi ha più difficoltà. Da tempo lavoriamo nel campo della salute mentale e ogni anno circa 70 persone trovano opportunità di cura e di reinserimento lavorativo. Ci stiamo mettendo in gioco anche in questa realtà allargando i nostri orizzonti. Oggi, in particolare, è il giorno in cui si celebra la donna e per noi esserci era imprescindibile come lo è il nostro progetto, una possibilità concreta per tutte quelle donne che stanno ai margini’’, conclude Elena Brigo, presidente della Cooperativa Sociale Panta Rei.

Francesca Brunelli