Packaging plastic free per l’export delle eccellenze agroalimentari veronesi. I Giovani di Confagricoltura siglano un accordo con Verona Sped, azienda veronese leader nelle spedizioni nazionali e internazionali, per utilizzare un imballaggio innovativo adottato per la prima volta in Italia dall’azienda di San Vito di Negrar, realizzato in cartone compostabile e riciclabile per il trasporto di alimenti e vino con modalità al cento per cento green.
“Durante il lockdown si è accentuato un fenomeno che già era in forte crescita, cioè il delivery – sottolinea Piergiovanni Ferrarese, presidente dei Giovani di Confagricoltura Verona – e anche l’e-commerce è in costante e continua evoluzione. Ma ad oggi gran parte degli imballaggi per i prodotti agroalimentari, per garantire la protezione da shock termici e l’incolumità degli alimenti, viene realizzata con plastica, polistirolo e altri materiali non biodegradabili. I Giovani di Confagricoltura Verona, sempre più sensibili ai temi della sostenibilità ambientale, cercavano da tempo una soluzione che potesse abbattere o ridurre il più possibile l’eccessiva produzione di plastiche. Perciò abbiamo sposato con grande entusiasmo il brevetto innovativo adottato da Verona Sped che permetterà di spedire non solo il vino, ma anche olio, ortofrutta, formaggi, carni e salumi in tutto il mondo con imballaggi in materiale naturale, riciclato e compostabile. Un valore aggiunto per le nostre produzioni d’eccellenza, che va incontro anche a un mercato sempre più orientato all’acquisto di prodotti sostenibili”.
Il packaging green che verrà utilizzato dalle aziende dei Giovani di Confagricoltura è un nuovo brevetto americano adottato da Verona Sped, azienda di spedizioni food&wine con un’identità e specializzazione logistica nel settore enogastronomico ed enoturistico che, in quest’ambito, conta 40.000 spedizioni annue nazionali e internazionali. “Questi imballaggi nascono per convertire dalla plastica al bio scatole che sono compostabili e riciclabili al cento per cento e sono pensate per i settori food&wine – spiega Massimiliano Raule, titolare e fondatore dell’azienda. “Per alimenti freschi e surgelati abbiamo la catena del freddo garantita oltre le 24 ore, così come l’incolumità e la sostenibilità economica, perché è importante che il packaging green non vada a gravare con costi aggiuntivi su aziende già messe in difficoltà dall’emergenza Covid. Questi imballaggi sono un passaggio epocale, perché verranno eliminati polistirolo e plastica, convertendo tutto in kit composti da una scatola di carta drop tested, contenente materiale refrigerante. Si tratta di un brevetto americano e noi siamo stati i primi a ottenerlo in Italia, andando così a perfezionare le nostre scatole Keatchen wine box eco, pensate per il vino, e Keatchen food box eco per alimenti. Lo spazio di stoccaggio è ridotto e di conseguenza lo sono anche i costi di movimentazione. Il nostro target sono aziende agricole anche di piccole dimensioni, alle quali offriremo servizi aggiunti come quelli di occuparci di assolvere ad accise e dazi nei Paesi che li impongono e di gestire tutta la parte organizzativa. Per il food non abbiamo limiti territoriali, mentre per quanto concerne il vino puntiamo molto sugli Usa e sul Nord Europa, dove abbiamo stretto un nuovo accordo per le spedizioni con i Paesi Scandinavi”.
Venerdì 30 aprile il nuovo packaging verrà mostrato nella sede dell’azienda, a San Vito di Negrar, a Marco Andreoli, presidente della Terza commissione della Regione Veneto.