Le associazioni di volontariato veronesi hanno continuato a rimanere al fianco del prossimo nonostante l’emergenza Coronavirus, spesso ingegnandosi e modificando attività e servizi pur di riuscire a garantirli. Chi ne ha avuto bisogno e ha potuto contare su di loro, anche nelle dure settimane in cui il mondo sembrava fermo, lo sa bene. Ora, però, lo certificano anche i numeri.
Oltre 2 associazioni su 3, il 65per cento, ha continuato l’attività pur riducendola anche durante il lockdown degli scorsi marzo e aprile. Il 35per cento, invece, ha interrotto le proprie attività principalmente per il rispetto dei decreti governativi.
I dati sono frutto della ricerca “Emergenza COVID-19 e volontariato veronese. Impatto e resilienza nei mesi del lockdown – marzo/aprile 2020”, promossa dal CSV, Centro di Servizio per il Volontariato, di Verona e condotta da ELL – ECONOMICS LIVING LAB, spin off dell’Università degli Studi di Verona. L’indagine ha fatto luce sul contesto e sulle risposte del volontariato veronese durante i mesi di chiusura totale e ha permesso di delineare le criticità e gli adattamenti adottati dagli organismi del Terzo settore nella gestione della situazione emergenziale. È emerso, tra le altre cose, che le principali risposte delle organizzazioni nel periodo marzo-aprile 2020 sono state: supporto psicologico, ascolto e compagnia per via telefonica per circa il 20per cento delle associazioni; distribuzione di beni di prima necessità (cibo, farmaci) al domicilio di soggetti fragili (16percento). Inoltre, raccolte fondi, attività formative e educative, volontariato sanitario.
“In questi mesi il CSV di Verona ha lavorato a fianco delle associazioni rilevando lo stesso impegno e le stesse difficoltà nei volontari veronesi attivi per i cittadini. Questa inchiesta longitudinale quanti-qualitativa è per noi preziosa per valutare situazioni e bisogni e per orientare il lavoro del CSV in supporto del volontariato e, a ricaduta, dei cittadini”, spiega Chiara Tommasini, presidente del CSV di Verona.
I risultati vengono presentati in occasione della 35° Giornata internazionale del volontariato, ricorrenza voluta dall’ONU, che si tiene domani 5 dicembre.