“Il vino è arte, esperienza. E sincerità” – RACCONTO DI…VINO. Una Cantina, Una Storia – Stefania Tessari Enrico Gentili, titolare dell’omonima azienda: “Prossima sfida? Un nuovo Chiaretto”

“Il vino è arte, esperienza, soggettività…” e sincerità. Ecco un’altra delle lezioni che può elargirci il mondo del vino. Sinceramente Vino. La storia dell’Azienda Agricola Gentili sorge negli anni ’70. È la storia di un trentino che raggiunge Verona alla ricerca di fortuna e qui trova due amori. Quello per il vino che gli fa acquistare 10 ettari su cui piantare vigneti. E quello per una donna, da cui nascerà Enrico. È proprio lui, Enrico Gentili, oggi titolare socio dell’azienda, a raccontarcela. Per trent’anni la produzione dell’azienda è stata destinata esclusivamente ad altre cantine imbottigliatrici. Come è nata l’Azienda Agricola Gentili? Negli anni ‘70, quando mio padre Carlo, trentino, scende a Verona per tentare la fortuna facendo vino e incontra una bella ragazza veronese, che sarà poi mia mamma. Nel ’79 trova la possibilità di acquistare una tenuta da poco disabitata e comincia a piantare i vigneti nei dieci ettari di pertinenza aziendale. Per trent’anni la produzione è stata destinata esclusivamente ad altre cantine imbottigliatrici, in masse sfuse non distinte. Dal 2010 ho cominciato a seguire una strada opposta. Quale strada? Ho iniziato a selezionare i vigneti per produrre piccole quantità di vino e poter quindi intuire le reali potenzialità dell’azienda. Dopo qualche anno di ingranaggio, ora produciamo otto tipi di vino, frutto della ricerca della territorialità e delle naturali vocazioni viticole. Quali sono gli elementi che vi caratterizzano? Usiamo una parola che riassume bene la nostra filosofia: sincerità. Ricerchiamo e rispettiamo la libera espressione delle uve e del territorio, senza forzare gli equilibri spontanei di piante e terreno. Non ricerchiamo la conformazione al mercato, valorizziamo piuttosto le tipicità, che ci portano spesso a fare vini non convenzionali, fatti con cura ma liberi di raccontare il proprio territorio, e la sua antica tradizione viticola e umana, senza maschere e scorciatoie. Cosa è possibile trovare nei vostri vini? Molta freschezza e facilità di bevuta, ovvero le caratteristiche principali dei vini di questo territorio pedemontano, che riceve gli influssi freschi del Baldo e gode dell’effetto mitigatore del Lago di Garda Qual è il vino maggiormente rappresentativo dell’azienda? Scelta sempre difficile, ma probabilmente il più rappresentativo è il Chiaretto Spumante Metodo classico 24 mesi Dosaggio Zero Enrico Gentili. Riassume molte cose: la tenuta nel tempo (in commercio ora c’è il millesimo 2017, freschissimo), la mineralità dei nostri suoli, la leggiadria tipica di queste uve, l’eleganza, la freschezza dei vecchi vigneti…e anche, perchè no, il coraggio di proporre vini completamente fuori dagli schemi. Qualche progetto in cantiere? Non riesco a fare a meno di esplorare nuove possibilità e combinazioni. La prossima novità uscirà in autunno, ci lavoro da qualche anno: un Chiaretto fermo libero da uno dei vincoli più umilianti, quello dell’annata. Un vino che riposa in cantina il tempo necessario per prepararsi ad una lunga vita.