“Il vino del nonno arrivava a…cavallo”. GIU’ IN CANTINA. Alziamo i Calici, Cin Cin – di Stefania Tessari La cantina Fasoli di Colognola, ha quasi cent’anni. Le mitiche “consegne” di Amadio

Ne è passato di tempo da quando Amadio consegnava il vino nelle migliori osterie della zona, a Colognola ai Colli, trasportando le damigiane con carro e cavalli. È da quasi 100 anni che la famiglia Fasoli si dedica alla coltivazione della vite nella Val d’Illasi, “anima verde dell’Est Veronese”. È Natalino, il nipote di Amadio, a raccontarci oggi la storia e il presente dell’azienda agricola Fasoli Gino.
Quando è nata l’azienda Fasoli Gino e per iniziativa di chi?
L’azienda è stata fondata nel 1925 e da allora si dedica alla produzione di vino nel veronese. Dal 1984 ci occupiamo di agricoltura biologica e dal 2006 utilizziama il metodo biodinamico. L’attività agricola della Famiglia Fasoli nasce nel 1921 quando mio nonno, Amadio Fasoli, decide di dedicarsi alla coltivazione della vite nella Val d’Illasi. Amadio si occupava personalmente della consegna del vino nelle migliori osterie della zona, trasportando le damigiane con carro e cavalli. Ma la realtà di Fasoli Gino nasce nel 1925 quando fu emessa la prima fattura di vendita dal Sig. Amadio. La Seconda Generazione, e quindi mio padre, Gino Fasoli, ereditò la stessa passione per i vigneti del padre, ampliando gli ettari di coltivazione e quindi la produzione di vino. Fu Gino che diede il nome all’azienda spinto da una visione più grande di far conoscere il suo vino in tutto il territorio veronese.
Cosa è possibile trovare nei vostri vini?
Il percorso che conduce dalla vigna al bicchiere avviene nel rispetto della cultura e dei valori del territorio. La nostra cantina è maestra nell’esaltare la versatilità di un’uva del territorio, producendo ben sette vini derivanti da uve Garganega in purezza.
Avete in cantiere progetti per il futuro?
Uno dei progetti da poco realizzatisi è l’apertura di una struttura ricettiva a pochi passi dalla cantina, Luxury Hotel Magari Estates. Altri progetti per il futuro sono una cantina a zero emissioni, alimentata maggiormente da energie rinnovabili e l’esplorazione del settore dell’agricoltura dedicato alla coltivazione delle vigne resistenti.
Mi descriverebbe brevemente il vino maggiormente rappresentativo della vostra azienda?
Un vino che potrebbe essere rappresentativo della filosofia aziendale è il nostro “Pieve Vecchia” Bianco Veronese IGT. Pieve Vecchia esalta l’uva tipica del territorio ricavandone un risultato totalmente atipico. La sorprendente versatilità dell’uva Garganega è espressa a pieno in questo vino che nasce da tre diverse fasi di raccolta.
Ci racconta queste tre fasi?
La vendemmia anticipata mantiene la freschezza dell’uva, seguita da una seconda vendemmia intermedia a maturazione perfetta e si conclude con una terza vendemmia tardiva per ottenere la massima concentrazione di sentori dalla surmaturazione dell’uva. Le uve raccolte nelle tre diverse vendemmie vengono vinificate separatamente. La fermentazione inizia in acciaio, per passare in tonneaux dove sosta per circa 12/15 mesi sui propri lieviti. Al termine dell’affinamento in botti di rovere francese viene effettuato il blend. L’affinamento in bottiglia per 6 mesi ne completa la maturazione.
Tre parole per descrivere la filosofia dell’azienda?
Ricerca, sostenibilità, biologico.