È un raggruppamento temporaneo di imprese tedesco ad aver vinto il concorso internazionale di idee per la copertura dell’Arena in caso di pioggia, finanziato da Calzedonia. Si tratta del Rti SBP & GMP di Stoccarda e Berlino che hanno ideato moderno velario con un telo che si stende e poi si riavvolge a scomparsa su un unico lato. L’obiettivo, ha spiegato il sindaco Flavio Tosi, non è tanto quello di coprire in caso di maltempo, ma per proteggere l’anfiteatro romano dagli agenti atmosferici. “La pioggia – ha spiegato – è il nemico principale. Scava e provoca crolli”. Ora la palla passa a sovrintendenza e Ministero dei Beni culturali. Secondo il sindaco, se c’è la volontà e arriveranno tutti i via libera “in tre anni la copertura ci sarà”. Secondo classificato il progetto del Rti Vincenzo Latino di Siracusa, terzo quello di un raggruppamento italo-spagnolo guidato da Roberto GM Ventura di Codogno (Lodi). Ai tre vincitori, selezionati da una commissione composta da sette membri , andranno rispettivamente quarantamila, ventimila e diecimila euro messi a disposizione dall’imprenditore Sandro Veronesi, presidente del Gruppo Calzedonia. La soluzione prevede un anello perimetrale poggiato sul bordo superiore dell’Arena e permette di raccogliere i teli di copertura, disposti su un solo ordine di cavi, consentendo un rapido mutamento di assetto da aperto a chiuso. Significativo appare il sistema di riavvolgimento dei cavi che può permettere di mantenere quasi completamente libero lo spazio aereo soprastante. Il riavvolgimento dei teli verso l’emiciclo a sud est genera una parte ad anello sempre coperta. La soluzione lascia quasi per intero visibile dalla cavea il tratto superstite svettante dell’anello esterno. L’anello sospeso che appoggia sul perimetro superiore dell’anfiteatro, nel risolvere il problema tecnico di sostenere e alloggiare i teli di copertura, offre una figura architettonica coerente.