Villa Rizzardi è una Villa risalente alla fine del XIX secolo. Essa si trova nel comune di Negra (in località Poiega), in Valpolicella nella provincia di Verona.La villa è stata edificata dai conti Rizzardi, padroni dei territori ove sorge fin dal 1677. La costruzione si erge in collina, e gode di un’ottima vista panoramica sulla valle. Dal 1967 al 2004, la villa fu abitata dallo scultore spagnolo Miguel Berrocal. La villa è in stile barocco pur avendo influssi del tardo rinascimento ad opera dell’architetto Filippo Messedaglia.
La cosa che più rende particolare questa Villa, non è tanto la sua struttura architettonica bensì il giardino di Pojega piuttosto grande (più di 50.000mq) posteriormente alla Villa dove troviamo anche uno storico teatro di verzura ad opera dell’architetto Luigi Trezza ispirandosi ai giardini veneti cinquecenteschi. Trezza progettò questi giardini tra il 1783 e il 1796.Il Giardino di Pojega rappresenta uno degli ultimi esempi di giardino all’italiana. La caratteristica particolare per cui è noto è il suo teatro di verzura e le spettacolari prospettive. Tempio, teatro, muri, gallerie e belvedere sono stati costruiti trasformando e piegando alberi, siepi e acqua in una spettacolare macchina per lo spettacolo. L’architetto Luigi Trezza, progettista del giardino, fu un esponente di spicco dell’architettura neoclassica veneta sui terreni acquistati dalla famiglia Rizzardi nel 1649.Già gli antenati del conte Antonio Rizzardi avevano dimostrato passione per l’architettura al naturale, con piante diverse, lui ne continuerà questa passione, commissionando appunti all’architetto Trezza un progetto di giardino straordinario, con scenografie e geometrie verdi,mettendo insieme i canoni del giardino classici all’italiana con il gusto del Romanticismo contrariamente ai giardini all’inglese più presenti all’epoca.
Il giardino è composto di varie parti: il viale dei carpini ad esempio crea un percorso che dalla villa porta fino al teatro di Verzura. È una bellissima passeggiata in una specie di tunnel vegetale.
Il complesso del Belvedere è invece situato nel punto più alto del giardino è di forma e struttura ottagonale posta alla sommità di un’ampia scalinata. Sui due capiscala sono state poste due statue: la Sapienza, a sinistra, rappresentata da un uomo vestito con una tunica, un libro in mano e una corona di foglie in testa, e l’Abbondanza, a destra, nelle sembianze di un giovane uomo con la cornucopia in mano. Nella nicchia centrale della struttura in cima alla scala è posta la statua della Concordia, una donna col capo cinto di alloro, una melagrana e un nastro che lega un fascio di frecce.
Il Ninfeo è una fontana monumentale tipica delle villa rinascimentali riprendendo il nome da quelle più antiche di epoca greca o romana. È una vasca che ha nella parte superiore una nicchia centrale con due archi laterali. L’acqua sgorga da una grande maschera. Alla fine di un viale di cipressi si trova Il laghetto una struttura ovale in centro alla quale è stato collocato il gruppo scultoreo dell’Acqua, rappresentata da una ragazza con un’anfora in mano. Alla base della scultura un delfino e due putti raffigurano il mare e il principio dell’amore.
Tiziano Brusco